Regionali, la nuova geografia del consenso sui territori

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È arrivata al termine la campagna elettorale per le regionali del prossimo 31 maggio. Tutti i candidati hanno battuto ogni comunità. Per tale ragione, proveremo a radiografare la geografia del consenso in provincia di Avellino, sulla base dei rapporti di forza che si rintracciano in ogni determinata area.

Cominciamo da Avellino. Il capoluogo dovrebbe restare la roccaforte del Pd, che ha nell’ex senatore Enzo De Luca, oggi in campo per uno scranno a Palazzo Santa Lucia, il punto di riferimento indiscusso. L’ex presidente dell’Alto Calore Servizi, certamente, potrà avvalersi del sostegno di buona parte dell’esecutivo Foti. A sfidare De Luca dovrebbe esserci Gianluca Festa, che proprio in città e nell’area vasta dovrebbe avere un buon fortino elettorale, considerando l’apporto di una cospicua pattuglia di consiglieri comunali di maggioranza oltre che di buona parte di quella che fu la squadra di Galasso.

L’ape rossa di Francesco Todisco, invece, dovrebbe intercettare la sinistra del Pd e buona parte del voto di opinione. Per rimanere in campo democratico, un’incognita resta Roberta Santaniello, che in città dovrebbe avere le sue relazioni, ma non bisogna scartare una possibile avanzata di Rosetta D’Amelio, sempre più presente anche nel capoluogo.

Ottimo risultato, certamente, lo otterrà Carlo Iannace, senologo del Moscati e candidato nella stessa lista di Todisco, mentre Giuseppe Vetrano, ex presidente del consiglio comunale e candidato nella compagine di Campania Libera, dovrebbe mantenere quello spicchio di consensi necessario a fare bella figura. Anche Arturo Iannaccone e Annamaria Iandiorio rappresentano parte integrante della partita e strappano non pochi voti alla maggioranza di Palazzo di Città.

L’uragano avellinese, per il centrodestra, dovrebbe essere quello di Pietro Foglia, sostenuto da Costantino Preziosi, candidato a sindaco nelle ultime amministrative e da Franco e Giovanni D’Ercole. La compagine dell’Udc, invece, dovrebbe ritrovarsi compatta sul nome di Maurizio Petracca. Il cammino, però, non è stato privo di ostacoli, considerando perdite importanti come quella del consigliere Angelina Aldorasi o di diversi scontenti, come Giuseppe Rosato, direttore dell’azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati.

I forzisti dovrebbero ritrovarsi su Giuseppe Galasso, ex sindaco del capoluogo, che andrà in tandem con Ines Fruncillo, sponsorizzata dal senatore Cosimo Sibilia. Un buon risultato dovrebbe si potrebbe registrare anche per Fratelli d’Italia con Ettore De Conciliis ed Orazio Sorece.

Le sinistre a sostegno di Salvatore Vozza trovano nell’onorevole Giancarlo Giordano il loro naturale riferimento. La sfida di Rifondazione e di Roberto De Filippis, invece, è quella di incrociare il dissenso interno al Pd. Stesso discorso per i Cinquestelle di Carlo Sibilia.

Ariano Irpino, seconda città della provincia, dovrebbe confermarsi roccaforte del centrodestra. Stiamo parlando della città di Domenico Gambacorta, Presidente della Provincia e vice coordinatore regionale di Forza Italia e di Ettore Zecchino, candidato uscente ed uomo di punta della lista Caldoro. Perdite di posizioni, invece, dovrebbero registrarsi per il Nuovo Centrodestra di Gino Cusano.

L’assenza di un candidato locale ha complicato la partita per i democratici. Michele Caso ha scelto di sostenere il senatore Enzo De Luca, mentre Antonio Ninfadoro, insieme a diversi pezzi della sinistra, dovrebbe tirare per Todisco, ormai entrato sul Tricolle, così come Gianluca Festa. Per la giovane Carmela Roberto, candidata dell’Udc, il cammino dovrebbe essere in discesa. L’avanzata di Carmine Peluso, candidato dell’Idv, al contrario, è stata più faticosa del previsto. Una buona fetta del consenso del Tricolle andrà ai cinquestelle, i quali, però, non potranno contare più sul sostegno di Anselmo Josè La Manna, storico ambientalista.

Ad Atripalda, il Pd sarà attore protagonista e si dividerà in due: da una parte quello facente riferimento al vicesindaco Luigi Tuccia e Rosetta D’Amelio, dall’altra quello che sostiene Enzo De Luca, sempre più radicato nella cittadina della Valle del Sabato. Salvatore Antonacci, dirigente provinciale vicino all’onorevole Luigi Famiglietti, comunque, non avrebbe rinunciato a sostenere la marcia di Beniamino Palmieri. I socialisti, comunque, sono una valida alternativa, considerando la presenza locale di Arturo Iaione. Nel centrodestra, una parte di consenso passa da Forza Italia a Fratelli d’Italia, tenendo conto della mancata candidatura di Sabino Morano. Il duo Nappi-Ruggiero, comunque, non rinuncerà a ritagliarsi uno spazio utile. Una fetta di consenso andrà anche al centrista Maurizio Petracca, ma gran parte della torta moderata sarà destinata a Pietro Foglia, che al fotofinish ha recuperato il sindaco Paolo Spagnuolo, prima tra le fila di Scelta Civica.

Mercogliano dovrebbe essere la roccaforte di Gianluca Festa, anche se Carlo Iannace, dopo aver ricevuto la cittadinanza onoraria proprio dal sindaco Massimiliano Carullo, certamente, non rinuncerà a sfaldare un elettorato che al momento non è compatto al voto. La sfida è aperta all’interno del centrodestra, considerando il peso locale di Giuseppe Galasso e qualche truppa cammellata spostata dal senatore Sibilia su Franco Di Cecilia. Il dubbio, in questa realtà, resta Pietro Foglia.

Monteforte dovrebbe dividersi tra Sergio Nappi, ex sindaco e Pietro Foglia, sostenuto dal consigliere provinciale Antonio Aurigemma. Quello che rimane del centrosinistra dovrebbe pendere a favore dell’ex senatore De Luca, anche se a quelle latitudini Todisco può contare su un certo consenso, così come Roberta Santaniello.

Montoro è una fortezza più per Rosetta D’Amelio che per Enzo De Luca. Secondo alcune indiscrezioni, il sindaco Mario Bianchino sembrerebbe preferire l’ex assessore di Lioni all’ex presidente dell’Alto Calore Servizi. Un’indiscussa fetta di elettorato, comunque, dovrebbe appoggiare anche Francesco Todisco. La vittoria, comunque, andrà al sindaco di Salerno, tenendo conto dei risultati delle primarie e della campagna elettorale circoscritta di Francesco De Giovanni, ex primo cittadino candidatosi al fianco di Vetrano in Campania Libera. Un buon risultato dovrebbe essere registrato anche dall’Udc, rappresentata dall’esponente locale Maria Rosaria Lepore. In chiave centrodestra, Girolamo Giaquinto è il promotore della marcia di Giuseppe Galasso, mentre ci sono molte aspettative per la performance di Carmela Diana, Presiedente del Consiglio comunale in lista per Fratelli d’Italia.

Il Vallo di Lauro resta la roccaforte di Pietro Foglia, a partire da Avella, dove pesa il passaggio di Domenico Biancardi tra le fila di Ncd. Marginale, invece, la forza dell’Udc, a cui è rimasto il solo Marco Alaia, vicepresidente dell’Ato e sindaco di Sperone. Nel Mandamento, comunque, non dovrebbero frammentarsi i sostenitori di Nappi e Ruggiero, ben radicati sul territorio. In chiave centrosinistra, Roberta Santaniello, attraverso una campagna elettorale in rimonta, avrebbe ricompattato i circoli del Pd, ma il suo consenso da quelle parti oltrepassa i recinti dell’appartenenza. Per Beniamino Palmieri resta la sola fortezza Baiano, appesa al sindaco Enrico Montanaro. Enzo Alaia, nonostante la debolezza di Scelta Civica, farà il botto. Le novità potrebbero chiamarsi Pellegrino Palmieri, storico esponente del centrosinistra avellano e candidato nella lista Davvero, così come Vincenza Luciano, in campo tra le fila di Campania Libera.

La Valle Caudina dovrebbe essere landa di centristi. Raffaele Lanni, candidato dello scudocrociato, certamente, registrerà un risultato importanti, da San Martino Valle Caudina fino a Cervinara, dove sono rimasti soltanto in pochi a sostenere la marcia di Maurizio Petracca, che trova conforto ad Altavilla Irpina, dove il sindaco Mario Vanni gli ha promesso un tesoretto di consensi. Il Nuovo Centrodestra di Pietro Foglia dovrebbe vincere a Rotondi, mentre Noi Sud, rappresentata sul territorio da Saverio Russo, sindaco di Roccabascerana si ritaglierà il suo spazio. Resta in dubbio la posizione di Caterina Lengua, ex segretario del Pd e candidata alle amministrative. Non si esclude un botto di Iannace e Todisco a vantaggio di Palmieri e Santaniello.

Occhio al dato della Valle serinese Solofrana. Solofra, certamente, grazie al sindaco Michele Vignola sarà la base del consenso di De Luca. In quel contesto a strappargli voti dovrebbe esserci soltanto Agata Tarantino, ex vicesindaco e candidata tra le fila del Partito Socialista, nonché qualche simpatizzante dell’ Udc, ormai poca cosa.

La nutrita pattuglia di Forza Italia, guidata da Nicola Moretti e Gabriele Buonanno, sotto la sapiente regia di Giaquinto, convoglierà i propri voti su Giuseppe Galasso. Anche Pietro Foglia di Ncd dovrebbe raccogliere un nutrito numero di consensi.

Forino, con Pasquale Nunziata, sarà punto di forza di Foglia, così come Serino, dove lo scudocrociato perde consensi. In quest’area è forte anche il Pd, più vicino a De Luca che a D’Amelio. L’ex senatore potrà contare anche sull’appoggio di Fenisia Mariconda, sindaco di Santa Lucia di Serino, schierata nell’associazione Irpinia di Base.

La Valle del Calore è campo libero. La non candidatura di Vincenzo Sirignano apre le porte di Mirabella Eclano a chiunque. Il primo ad approfittarne potrebbe essere proprio Pietro Foglia, che partendo da Grottaminarda e passando per Sant’Angelo all’Esca e Luogosano, dove si registra il passaggio del sindaco Michele Di Napoli tra le fila di Ncd, potrebbe ottenere un risultato inaspettato.

A fermare la marcia del Nuovo Centrodestra ci sarà Antonio Buono, ex sindaco di Taurasi, rafforzatosi dopo l’esclusione di Antonio Zullo, ex primo cittadino di Bonito. Da queste parti, comunque, resta forte il Movimento 5 Stelle, che si dovrebbe ritrovare sul nome di Luca Carosella, da tempo presente nelle comunità. Walter Di Pietro, membro della segreteria provinciale del Pd, invece, dovrebbe spostare qualche voto a favore di Gianluca Festa. In chiave Forza Italia, Franco Di Cecilia avrà la meglio su Giuseppe Galasso. Fontanarosa dovrebbe essere la cittadella di Ettore Zecchino

La Valle Ufita è frammentata. Grottaminarda è divisa in due. Una parte della maggioranza di Cobino va ad Ettore Zecchino, mentre l’altra dovrebbe dividersi tra il senatore De Luca e Beniamino Palmieri, portato dal dirigente renziano Elvira Cappuccio. In questa lotta, comunque, potrebbe inserirsi anche Gianluca Festa, sempre più presente. L’area, considerando il ruolo di Luigi Famiglietti, parlamentare e sindaco di Frigento, resta baluardo per i renziani della prima ora. Il centrodestra, certamente, sorriderà a Franco Di Cecilia. Da Sturno, passando per Gesualdo e fino ad arrivare a Melito, potrà giocare un ruolo centrale. L’unica piccola fortezza Udc resta Flumeri. Per Generoso Cusano, ben inserito in tutte le comunità dell’area, non s’intravedono più i tempi felici delle precedenti elezioni. Il fenomeno crescente è quello di Roberto De Filippis di Sinistra al Lavoro, sempre più radicato tra le nuove generazioni.

A Venticano, Foglia sembra aver sorpassato Gianluca Festa, ormai ex beniamino. Montefalcione dovrebbe dividersi tra centristi, sostenitori di De Luca e votanti di Scelta Civica. Numeri importanti in questa parte di provincia anche per Antonio Aufiero, sindaco di Pratola Serra, candidato tra le fila di Noi Sud e fenomeno sempre più locale. Pietro Foglia dovrebbe contare sull’appoggio silenzioso di Giulio Belmonte, sindaco di Pietradefusi e presidente dell’Asi, assente nella campagna elettorale dello scudocrociato, così come su Eugenio Abate, ex vicepresidente dell’Alto Calore. Il presidente del Consiglio Regionale della Campania potrebbe fare il botto anche a Grottolella, mentre Capriglia, con Nunziante Picariello, dovrebbe restare all’Udc. A sostenere la marcia di Foglia c’è la candidatura di Monica Spezia, consigliere del capoluogo, sindacalista dell’Ugl e punto di forza nell’hinterland.

Il Partito Democratico, in questa parte di provincia, però, dovrebbe avere la meglio. A Montefredane dovrebbe vincere De Luca, sostenuto dal sindaco Valentino Tropeano. Enza Bergamasco, primo cittadino di Grottolella, appoggerà Beniamino Palmieri, anche se qualche spicchio di consenso resta a Gianluca Festa. Sinistra al Lavoro, in particolare quella che si riconduce a Raffaele Aurisicchio, dovrebbe confermarsi a Santa Paolina ed a Prata di Principato Ultra, dove ormai i demitiani sono quasi utopia. I presidi per i centristi sono: San Potito Ultra, grazie al sindaco Francesco Saverio Iandoli e Salza Irpinia, dove Gerardo Iandolo è tra i primi sostenitori di Petracca. Petruro, invece, dovrebbe essere piccola roccaforte di Giuseppe Vetrano. La marcia dei cinquestelle, comunque, farà sentire il suo peso anche da queste parti.

L’hinterland avellinese rappresenterà il vero banco di prova per Enzo De Luca che dovrà registrare i numeri abituali ad Aiello del Sabato, Cesinali con Aniello Tango, Chianche con Carlo Grillo e Manocalzati grazie al sostegno di Pasquale Tirone. L’area del Partenio dovrebbe sorridere a Centro Democratico di Pasquale Giuditta, sindaco di Summonte, che sosterrà Antonio Buono. Ospedaletto d’Alpinolo dovrebbe preferire Giuseppe Vetrano, sostenuto dal sindaco Antonio Saggese.

Nell’hinterland di Ariano Irpino, la bilancia dovrebbe pendere a favore del centrodestra, considerando l’assenza di candidati del centrosinistra ed il ruolo di Franco Della Marra, sindaco di Savignano Irpino e vicepresidente dell’Ato, che dovrebbe dividere il suo elettorato tra Ettore Zecchino e Franco Di Cecilia. Il gruppo dei sindaci dem, a partire da Donatella Martino, sindaco di Greci e Raffaele Fabiano, primo cittadino di Casalbore, dovrebbe riportare le truppe cammellate a De Luca. Anche se non va sottovalutato il peso di Rosetta D’Amelio, vera incognita.

L’Alta Irpinia è la culla di Rosetta con le roccaforti di Sant’Angelo dei Lombardi e Lioni. Non bisogna escludere neanche il nuovo gregario Vanni Chieffo, ormai sempre in prima fila agli eventi del consigliere regionale uscente ed ormai sempre più sola a Teora, dove il sindaco Stefano Farina dividerà il consenso tra lei e De Luca. Mario Rizzi, sindaco di Lacedonia, certamente, scaricherà tutto sull’ex senatore. Da queste parti, però, dovrebbe registrare un buon risultato anche Beniamino Palmieri, sindaco di Montemarano, considerando la capillare campagna elettorale sul territorio.

Castelfranci sarà divisa tra Caldoro con Generoso Cresta e Iannace, considerando il sostegno di Toni Ricciardi al fedelissimo del sindaco di Salerno, mentre Morra De Sanctis dovrebbe pendere dalla parte di Festa, sostenuto dall’ex sindaco Gerardo Capozza, anche se non bisogna sottovalutare il ruolo di Giuseppe Gargani, primo sponsor di Ettore Zecchino.

L’Udc, oltre a Nusco, conserverà anche Aquilonia, Cairano, Bisaccia e Andretta. Calitri, invece, ormai è sempre più lontana da quelle vedute. L’agglomerato, formato da Cassano Irpino, Chiusano San Domenico e Castelvetere sul Calore dovrebbe chiudersi per Pietro Foglia. Il Nuovo Centrodestra dovrebbe avere un buon risultato anche a Montella, dove pesa la non candidatura di Ferruccio Capone, così come a Bagnoli, dove aumentano gli scontenti dell’Udc. In casa Forza Italia, il vantaggio è per Di Cecilia. La lista Vozza, comunque, partendo da Sant’Andrea di Conza e Conza della Campania, registrerà un risultato al di sopra delle aspettative.

La Baronia è terra di Caldoro. San Sossio Baronia e Castel Baronia, grazie al contributi di Francesco Saverio Garofalo e Carmine Famiglietti, sono roccaforti per Foglia, mentre San Nicola Baronia è dalla parte di Zecchino con Francesco Colella. Scampitella con Antonio Consalvo dovrebbe rimanere all’Udc. Vallata sarà un rebus, anche se più vicina a Forza Italia. Quest’area, in chiave democratica, sembra aver preferito Santaniello a Palmieri. Giuseppe Antonio Solimene, ex sindaco di Trevico e candidato tra le fila dei Popolari per l’Italia, pare abbia perso il suo storico elettorato, ad eccezione di pochi simpatizzanti che non rinunceranno a votare il proprio beniamino.

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