Trattative in corso sulle alleanze per Vincenzo De Luca, candidato per il centrosinistra alle prossime Regionali in Campania. Lo stesso sindaco decaduto di Salerno avrebbe strappato il sì definitivo a Scelta Civica (ieri il tavolo alla presenza del leader montiano Zanetti e del deputato irpino Angelo D’Agostino) e ora sarebbe al lavoro per il clamoroso rientro di SeL nell’alleanza anti-Caldoro.
Un accordo che, secondo i bene informati, passerà direttamente per i vertici nazionali di SeL Nichi Vendola e per il numero due del Pd Lorenzo Guerini. Al lavoro sul Governatore pugliese è la stessa segreteria nazionale del Pd che proverà a convincere Vendola per una riedizione della coalizione che si presentò, dopo le prime titubanze sempre sull’ex sindaco di Salerno, sempre contro Caldoro, cinque anni fa.
Lo scenario è, dunque, in continuo mutamento. E le dimissioni di Maurizio Lupi ottenute da Matteo Renzi – pur “senza pressioni” da parte del premier – potrebbero creare più di un mal di pancia negli alleati del Pd al Governo del Nuovo Centrodestra e di Area Popolare. Il trattamento riservato a Lupi – che non è indagato nell’indagine su Ercole Incalza e dintorni – non è infatti stato riservato ad altri esponenti democratici che da un punto di vista giudiziario si trovano in una situazione più difficile (vedi, ad esempio, lo stesso De Luca che in base alla Legge Severino non potrebbe diventare, se eletto, presidente della Campania).

Si complicherebbe così il puzzle del Pd, che con le dimissioni (sollecitate da Matteo Renzi) del ministro Maurizio Lupi, vede allontanarsi ormai qualsiasi ipotesi di patto elettorale con il Nuovo Centrodestra. Per vendicarsi dell’affaire Lupi, gli alfaniani (alleati al Governo col Pd e in Regione Campania con Caldoro) sarebbero pronti – definitivamente e ufficialmente – a scagliarsi contro De Luca.
Sulla questione Lupi, infine, il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, mantiene la sua posizione di “garantista” sia per la vicenda che riguarda il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, che per la condanna di abuso d’ufficio per il suo “sfidante” alla guida di Palazzo Santa Lucia, Vincenzo De Luca.
“Resto garantista – ha dichiarato il Governatore – per lui e per De Luca ho sempre un’unica linea. Vanno difese le garanzie dei cittadini di fronte a un’accusa. Vale per De Luca e vale per Lupi. Capisco che, in alcuni casi, la situazione diventa difficile. Lupi ha parlato di un aspetto legato al coinvolgimento della propria famiglia. Quando ci sono coinvolgimenti emotivi diventa particolarmente difficile la situazione”.
Caldoro ha poi rimarcato: “Non cambio opinione in campagna elettorale e non uso la vicenda De Luca per avvantaggiarmi. Non mi farà cambiare idea, anche se potrei avere un assist in più dicendo che non può ricoprire il ruolo perché la legge lo impedisce. Ma – ha concluso Caldoro – m i sembra una cosa ingiusta e rimango sulla mia linea”.