Regionali e… attese tra il ricorso Api e il rebus dei seggi

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In Campania non ci sarà alcun consigliere regionale eletto nelle file dell’Api di Rutelli. Il seggio che doveva essere assegnato al candidato più votato, è stato detratto a favore del candidato presidente collegato al partito, ossia Vincenzo De Luca. La situazione ha suscitato la protesta di Bruno Cesario, coordinatore campano della formazione politica che fa capo a Francesco Rutelli che reclama non solo uno, ma due seggi chiedendo che vi sia un riconteggio dei voti.

“E’ impensabile che una strampalata interpretazione della legge elettorale regionale possa togliere ad Alleanza per l’Italia il seggio conquistato sul campo con il voto di 84mila cittadini della Campania. Siamo anzi in lizza per il secondo seggio, dal quale ci separa una manciata di voti, che dovranno essere riconteggiati. E’ evidente – aggiunge Cesario – che vadano prima attribuiti i seggi conseguiti e che il candidato presidente De Luca debba ottenere la propria rappresentanza senza violare il principio basilare della rappresentatività proporzionale delle liste stabilito all’art. 1 della legge elettorale regionale (si veda ‘garanzie per le minoranze’, ndr). La posizione di De Luca – ha spiegato – dovrà essere assicurata con resti elettorali che sono all’incirca pari alla metà dei voti raccolti da Api”.

Nel merito, l’appello mosso dall’Api fa riferimento alla tutela dell’equilibrio tra seggi attribuiti alla liste collegate al candidato proclamato eletto e le liste di minoranza, in base ad una quota individuata nella misura del 60% e 40%.
Il che potrebbe pregiudicare – il condizionale è d’obbligo – l’attuale ripartizione dei seggi, ad esempio, nella Circoscrizione di Avellino dove alle liste collegate al candidato presidente vincitore Stefano Caldoro sono stati assegnati 4 dei 5 seggi disponibili, ovvero l’80%.

Ancora. Vi sarebbe in atto un riconteggio dei voti anche per quanto riguarda la formazione di Noi Sud che a Napoli ha visto l’elezione in Consiglio regionale di Raffaele Sentiero, presidente del consiglio comunale di Torre Annunziata, per soli 8 voti di distanza dal ‘collega’ di partito Francesco Barbato, figlio dell’ex senatore Tommaso. In questo caso e se dovesse avere esito positivo il riconteggio, la neo nata formazione guidata da Scotti e Iannaccone, superando quota 100mila preferenze, potrebbe addirittura ambire alla conquista di un terzo seggio a livello regionale, scombussolando ulteriormente lo scacchiere di Palazzo Santa Lucia.

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