Reggio Emilia – Sono almeno 7 le persone coinvolte nell’inchiesta della magistratura di Brescia su un presunto giro di permessi di soggiorno falsi. Nei guai è finito anche un avvocato 31enne originario dell’Irpinia. Il legale è finito ai domiciliari e nei prossimi giorni, interrogato dal gip, potrà dare la sua versione dei fatti. La magistratura bresciana ha anche disposto l’obbligo di firma per un ex agente della polizia municipale residente nel reggiano, la cui posizione sarebbe stata considerata dal giudice più lieve. Gli indagati, tra cui quattro pakistani finiti in carcere, si sarebbero secondo le accuse adoperati, a vario titolo, per favorire la regolarizzazione di immigrati che non avevano diritto al permesso di soggiorno. La regolarizzazione sarebbe stata coperta con una falsa richiesta di manodopera da parte di datori di lavoro in occasione del decreto flussi del 2007.
Redazione Irpinia
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