Ore 22 In Irpinia l’affluenza è di poco inferiore alla media nazionale. Mentre in gran parte delle città italiane la media supera il 40%, nella provincia il dato complessivo non supera il 38%. Al di sopra del 39% soltanto l’affluenza relativa al quesito sul nucleare. Il quorum, in ogni caso, appare a portata di mano. Al 37,10 per cento si fermano i due quesiti sull’acqua e quello sul “legittimo impendimento”. Circa 4.497.784 i voti necessari per raggiungere la metà + 1. I seggi chiuderanno alle ore 15 di domani.
Ore 19 “Si può fare”. Questo lo slogan che sta accompagnando questa prima giornata di votazioni. L’affluenza, anche alle ore 19, si conferma alta. In Irpinia il dato si attesta di poco sotto al 23,98 %. La media nazionale è incoraggiante per il raggiungimento del difficile quorum. Adesso comincia a sembrare a portata di mano. L’affluenza è oltre il 29% in più di metà delle altre città.
In Irpinia, dopo una prima fase in cui sembrava che gli elettori prediligessero i quesiti relativi all’acqua ed alla sua gestione, i numeri mostrano una votazione omogenea su tutte e 4 le tematiche.
Ore 12 Referendum, alle ore 12.00 in base alle rilevazioni sui 119 comuni irpini, l’affluenza complessiva registrata è dell’8% (+1,59% rispetto al referendum del 2009) con un totale votanti di 28.230 su poco più di 353mila aventi diritto. Dai dati diffusi dalla Prefettura, risulta che alcuni hanno votato solo per qualche referendum, rinunciando ad esprimersi su altri quesiti. Si sono sottratti nel chiedere la scheda ben 5 persone sul nucleare e 2 sul legittimo impedimento. Alle ore 12, per i quattro referendum, la percentuale a livello nazionale si colloca sopra l’11%. Lo si rileva dal sito del Ministero dell’Interno.