“Il Partito Democratico saluta con grande soddisfazione l’esito referendario: il superamento del quorum rappresenta una vittoria di democrazia ed un chiaro segnale di rinascita civica per l’intera Italia”. Così Caterina Lengua, segretario provinciale del Partito Democratico, commenta a caldo l’esito delle consultazioni referendarie. “Gli italiani si sono mobilitati, come non accadeva ormai da due decenni, per esprimersi con consapevolezza e convinzione su temi fondamentali per il futuro del Paese senza cedere alle sirene di quanti, premier in primis, invitavano a disertare le urne e ad affollare le spiagge. E’ del tutto evidente, al di là delle interpretazioni di comodo in cui si stanno avventurando gli esponenti del governo, che il popolo italiano ha bocciato senza mezzi termini le scelte di questo esecutivo su tre punti fondamentali e qualificanti del proprio programma quali la politica energetica, la gestione del servizio idrico, la giustizia. A nulla sono serviti i tentativi di questo esecutivo di boicottare il voto referendario, a nulla è servito il maldestro dietrofront sul nucleare, a nulla è servito il bavaglio imposto all’informazione. I quattro sì affermati in maniera così massiccia sui quattro quesiti referendari rendono ancora più desolante l’immagine di un governo che ha fatto di tutto per sottrarre, prima alla discussione pubblica e poi alla decisione dei cittadini, questioni che attengono al futuro del Paese. Con questo voto gli italiani hanno bocciato senza mezzi termini il modello culturale e sociale incarnato dal centrodestra di Bossi e Berlusconi per riaffermare il primato del bene comune sugli interessi di pochi, del futuro sulla conservazione. In tale contesto, e non poteva essere altrimenti, le nuove generazioni hanno giocato un ruolo determinante: se il Paese è uscito dal torpore nel quale sembrava irrimediabilmente scivolato lo si deve in primo luogo alla forza e all’entusiasmo di tanti giovani che hanno saputo trasformare l’indignazione e la frustrazione per una politica inadeguata e nemica in energia positiva per il cambiamento. Al centrosinistra ed in particolare al Partito Democratico il compito di saper interpretare al meglio il nuovo orientamento culturale e politico emerso in maniera chiara prima dal voto amministrativo e poi da quello referendario; il compito di rispondere a quella sete di futuro con proposte chiare e concrete a partire da un sempre più assiduo rapporto con i territori e le comunità. Un percorso sul quale già da tempo, in Irpinia come nel resto del Paese, il Partito Democratico si è incamminato con abnegazione, umiltà e determinazione. Il rapporto instauratosi con i tanti movimenti sorti spontaneamente sui territori a sostegno del sì, un rapporto cimentatosi nell’ascolto e nel confronto, senza pregiudiziali e soprattutto fuori dalla rigidità delle etichette ma incentrato sui contenuti, rappresenta un patrimonio preziosissimo da capitalizzare per ripartire, già da domani, sulla via dell’alternativa. Anche l’Irpinia, come l’Italia tutta, vuole voltare pagina: è emblematico, in tal senso, il dato della città di Avellino che, nel registrare un’affluenza alle urne del 58,99%, si pone nei prissimi posti in Italia Meridionale”.