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Referendum 17 aprile, la nota della Fondazione Sudd

trivellazioni petrolio

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Di seguito la nota della Fondazione Sudd di Avellino:

Il voto di domenica 17 aprile, ovvero il cosiddetto referendum antitrivelle, riveste una particolare, decisiva importanza. E’ necessario che il referendum raggiunga il quorum del 50% più un voto degli elettori e sia valido affinché il popolo italiano si possa esprimere su una così delicata e sentita questione, quale quella della politica energetica e della tutela dell’ambiente e della salute pubblica.

La vittoria del SI’ vuol dire sconfiggere le potenti lobbies dei petrolieri, che tanto influenzano il nostro governo, e creare le condizioni per un programma a medio e a lungo termine che sappia promuovere lo sviluppo e l’occupazione attraverso l’uso intelligente e articolato delle varie fonti di approvvigionamento energetico. E’ questo il senso della posizione illustrata, nel convegno del 14 aprile a Napoli presso la “Fondazione Sudd”, dal suo Presidente, on. Antonio Bassolino e condivisa in modo pressoché unanime.

Nel caso specifico della provincia di Avellino, poi, il voto al referendum e la vittoria del SI’ assume un significato particolare in quanto è il modo attraverso cui il popolo irpino fa sentire alta e forte la sua voce contro il programma di trivellazione di vaste aree del suo territorio, che porrebbe le premesse per l’inquinamento delle sue enormi risorse idriche e infliggerebbe un duro colpo all’equilibrio precario del suo sottosuolo interessato da sommovimenti che hanno provocato, nel corso dei secoli e dei millenni, veri e propri cataclismi sismici, di cui l’ultimo risale al non lontano 23 novembre 1980.

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