Reddito di cittadinanza: niente soldi per le famiglie disagiate. Nessun richiamo nella Finanziaria ai 350 euro ‘di supporto’. Nessun accenno nel bilancio approvato dalla Regione Campania. Sembra insomma che la sperimentazione cominciata nel 2003 è destinata a concludersi il 31 dicembre prossimo. Ma a gettare ‘acqua sul fuoco’ ci pensa l’assessore al ramo di Palazzo Santa Lucia, Rosa D’Amelio. L’esponente irpina della Giunta Galasso lascia intravedere qualche spiraglio “…per reperire nuove risorse. Basterebbero – ha affermato la D’Amelio – 50 milioni di euro, magari privilegiando le famiglie con tre, o più, minori a carico”. Ipotesi, quella dell’assessore diessino, già bocciata in Giunta ma che attende l’avallo del Consiglio regionale. “La Campania è stata la prima Regione ad aver messo a disposizione una misura del genere per i più bisognosi” – ha precisato Rosa D’Amelio. Tuttavia non sono mancate, nel corso dei tre anni di sperimentazione, numerose polemiche. A cominciare dai fondi stanziati (77 milioni di euro e 11 per il pacchetto accompagnamento) non in linea con l’indice di povertà regionale (l’ultima indagine Istat indica la Campania come una delle regioni d’Europa in cui sono presenti più famiglie povere). Finora il reddito di cittadinanza ha garantito un assegno di 350 euro al mese per due anni alle famiglie che non raggiungevano i 5mila euro annui. Dal 2005 ad oggi ne hanno beneficiato 20mila nuclei familiari su 140mila richiedenti in tutta la Campania.
Redazione Irpinia
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