Sidigas, che beffa in Brianza. Cantù passa in volata per un libero

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Sacripanti a Cantù contro il proprio passato non riesce a trovare una storica vittoria che manca ormai da 8 anni al PalaDesio. L’undicesima giornata di Lba non sorride alle battistrada che, eccezion fatta per la Reyer Venezia, registrano tutte inaspettate battute d’arresto.

Resta tutto invariato in vetta alla graduatoria, con la Sidigas Avellino che conserva il quarto posto in coabitazione con i cugini di Caserta. Domenica c’è Cremona, ma prima la trasferta europea in quel di Strasburgo per gli irpini chiamati ad una settimana di gare lontano dal Paladelmauro.

Primo quarto 28-17 Tripla canturina a firma Callaghan a battezzare la gara, segue l’en plein in lunetta di Johnson. 5-0 di parziale rimontato in un amen dalla bimane di Leunen e dai liberi di Obasohan (5-4). Retine violate di frequente in avvio: ancora Johnson per la Regina, risponde il tap-in di Fesenko. Primi punti per l’ex brianzolo Ragland; la difesa sul lungo ex Pistoia è tuttavia un rebus per la Sidigas, l’ucraino non riesce ad arginare il proprio dirimpettaio, che mette in fila 9 punti nei primi 5′ (16-14). Dentro anche Acker: 4-0 di parziale e la Scandone continua a soffrire in difesa. Leunen e Randolph rompono il digiuno, ma l’americano Johnson riprende a bucare la retina da 3. +11 Cantù al primo mini intervallo.

Secondo quarto 10-20 Cusin e Ragland ricuciono lo strappo nonostante Acker (2-10). Johnson è una belva nel pitturato: 4-0 dopo una serie interminabile di tiri sbagliati su entrambe le sponde. Sacripanti chiama timeout, in uscita Darden rimarca le distanze, mentre Johnson raggiunge il ventello con a referto anche 9 rimbalzi. E’ Fesenko a suonare la carica ai suoi, imitato da Randolph con due triple in rapida successione per il -1. All’ultimo possesso non riesce il sorpasso ai biancoverdi: 38-37 all’intervallo lungo.

Terzo quarto 9-20 Randolph per il primo vantaggio Avellino, Callaghan per l’immediato controsorpasso. Primi 2 anche per Kariniauskas, con i “grigi” che fischiano un tecnico a Fesenko: Sidigas sotto di 2. Leunen trova punti d’oro da oltre l’arco e vantaggio ritrovato. 2/2 dalla carità per Ragland, solo 1/2 per Obasohan e ancora il play di West Springfield con il 2+1. Cantù si sblocca con Waters e Acker ma Avellino, a questo punto, è già volata a +7, anche grazie al piazzato di Green. Sul buzz della terza sirena ancora il capitano dei lupi a piazzare la tripla del +10.

Ultimo quarto 28-17 Johnson è impeccabile in lunetta, con il PalaDesio che crede alla rimonta. Pilepic e Johnson raccolgono l’incentivo del pubblico, ma Ragland spegne le velleità di casa. Triplo cambio per Sacripanti, mentre Waters fa bottino pieno in lunetta, seguito a ruota dal connazionale Ragland. Johnson è una sentenza da 3, così come nel pitturato e Cantù rimette il muso avanti. Si gioca run&gun: tripla di Randolph, tripla di Waters e tripla di Ragland. Finale in volata: 2/2 per Fesenko, Johnson e Waters per il 74 pari. Ragland fallisce la tripla della vittoria, all’ultimo secondo la spunta Cantù con il libero di Darden: 75-74.

Cantù: Johnson 35, Waters 14, Darden 9.

Avellino: Ragland 22, Fesenko e Randolph 14.

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