Lucio Amatucci e Manlio Lomazzo di Più Europa Avellino intervengono sulla questione mercato.
“Quella del mercato di Avellino è una storia della quale – pur impegnandoci strenuamente ad essere enjoy – non intravediamo ancora il lieto fine.” Introducono così il discorso i due esponenti del partito di Emma Bonino e Benedetto Della Vedova.
Diversi gli attori in campo: Comune, Tar, Arpac, commercianti.
“A nostro avviso una querelle annunciata: il risultato inevitabile di una e più decisioni calate dall’alto andate a modificare più di un equilibrio in città.” Il mercato ha subìto una decisione sulla mobilità, ma si è subito trasformato da comparsa ad attore protagonista. Avellino con una sola mossa strategica (spostare i bus da Piazza “macello”), giustificata in larga parte con la questione ambientale, ha “guadagnato” sforamenti di polveri sottili e ha di fatto perso mercato, isola ecologica e forse pure un po’ di pazienza.” spiega Lomazzo.
Continua Lucio Amatucci, che lancia l’appello del partito all’amministrazione cittadina: “Unica sconfitta in questa vicenda risulta, però, la città di Avellino, che ha perso da mesi un pezzo di storia e di tradizione della propria città.Il nostro appello è rivolto a chi può sbloccare la vicenda affinché Avellino possa riappropriarsi del mercato, anche perché sarebbe un’occasione persa per il rilancio dei consumi con l’approssimarsi del Natale. Tra le altre cose risulta incomprensibile il blocco ideologico del sindaco nei confronti di un ritorno temporaneo a Piazzale degli Irpini, nelle more delle indagini ambientali in corso a Campo Genova.” aggiungono.
“Recuperiamo un pezzo della nostra città”. Con questo appello al buonsenso si conclude la nota dei due esponenti del gruppo Più Europa Avellino.