Marco Grasso – Sono due le ipotesi al vaglio per risolvere il rebus “Mancini” prima dell’inizio del nuovo anno scolastico. L’ipotesi più comoda e funzionale punta su due sedi, di cui una è quella di via Zigarelli, le cui 12 aule hanno di fatto sostituito la dotazione della Solimena.
Da un punto di vista organizzativo è sicuramente la migliore, ma per individuare la sede più grande sarebbero inevitabili una serie di spostamenti a catena che precluderebbero un eventuale ritorno nella sede di via De Conciliis.
Anche dall’ultimo consiglio d’istituto è infatti emerso che docenti e dirigente, e anche buona parte delle famiglie, non hanno ancora accantonato l’ipotesi di un rientro nella sede storica. I tempi, come noto, si sono però allungati: l’incidente probatorio è stato fissato per il 12 settembre ed è quindi impensabile un ritorno in via De Conciliis per l’inizio del nuovo anno scolastico.
Nella migliore delle ipotesi la sede storica tornerebbe nella disponibilità del Liceo Scientifico ad anno scolastico già iniziato. In questo caso la seconda ipotesi, che prevede l’individuzione di tre sedi temporanee, sarebbe meno complicata da gestire e consentirebbe anche un cambio in corso per trasferire tutti i 1200 studenti del “Mancini”in via De Conciliis.
Il tempo stringe, entro la fine di luglio bisognerà individuare la soluzione. Trascinarsi la questione anche ad agosto significherebbe arrivare a settembra senza avere ancora una soluzione definita in tasca. Un rischio che nessuno vuole correre.