Razzismo, da Serino la denuncia shock: “L’arbitro ha dato del ‘negro’ al mio portiere”

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“Il mio portiere ha chiesto spiegazioni all’arbitro per un episodio di gioco ed è stato espulso e insultato con l’epiteto di negro”. E’ la denuncia shock che arriva dal Presidente del Serino Calcio Donato Trotta al termine della gara valida per il Girone C di Promozione Campana contro la Real Sarno.

Un episodio che ha suscitato grande clamore mediatico, tanto che il Presidente stesso e il calciatore Gueye Ass Dia di 25 anni sono stati intervistati anche dal Tg1.

“Vedendo il mio calciatore il lacrime mentre si dirigeva negli spogliatoi, ho deciso di ritirare la squadra dal campo perché non permetto a nessuno di calpestare la dignità dei miei ragazzi e sopratutto la mia – ha spiegato con una nota il Presidente della squadra di calcio – Penso che questa volta si sua superato il limite e chiedo subito un’indagine federale su questo comportamento di questo pseudo arbitro inesperto e per di più razzista. Il mio pensiero è che queste persone andrebbero allontanate non solo dal calcio ma è una vergogna che nel 2019 ci sia ancora del razzismo. Questo è il secondo anno che succedono questi episodi più volte segnalati dal sottoscritto e sempre ignorati dai vertici della Lega e dai vertici arbitrali. Sto pensando di ritirare la squadra perché sono stanco di lottare contro i mulini a vento mi riservo di sporgere querela”.

Trotta, inoltre, ha rivolto anche l’invito alle altre squadre del medesimo girone di non scendere in campo nella prossima giornata “per solidarietà a questi giovani e sopratutto alla nostra coscienza”.

“Nessuno dei propri tesserati presenti all’incontro ha sentito pronunciare all’arbitro le parole denunciate dal Presidente del Serino” scrive in una nota invece la Real Sarno che tuttavia sottolinea: “questa società ripugna qualsiasi forma d’intolleranza verso chi è diverso da noi per cultura, colore della pelle, religione, paese, credenze, ideali, mentalità, ideologie politiche, usi e costumi e altro, e pertanto condanna senza riserve se fosse confermata la frase attribuita all’arbitro”.