AVELLINO- L’inchiesta dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino su due violente rapine in villa avvenute nel giugno 2023 ad Atripalda e Grottaminarda passa per competenza territoriale all’ufficio inquirente guidato da Domenico Airoma. O meglio torna, visto che una parte dell’indagine chiusa per ora con 4 arresti e 6 indagati era stata già sviluppata da Avellino. Gli atti dell’indagine beneventana coordinati dal pm Colucci e approdati due giorni fa alla notifica della misura cautelare firmata dal Gip di Benevento nei confronti di quattro indagati (tre serbi ed un italiano) sono già a Piazza D’Armi, dove in meno di dodici ore, dopo che il Gip sannita aveva dichiarato la sua “incompetenza per territorio”, il Gip Marcello Rotondi ha emesso una misura bis nei confronti degli indagati. Così domani mattina dovranno comparire nel carcere di Bellizzi Irpino davanti al magistrato avellinese per l’interrogatorio di garanzia. I tre indagati sono difesi dagli avvocati Ciro Baiano e Antonio Leone.
LE INDAGINI
Le indagini sulle due violente rapine in abitazione con sequestro di persona ed una tentata rapina, commesse ai danni di un farmacista di Atripalda e di un imprenditore di Grottaminarda nel mese di giugno del 2023. L’attività dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino è stata condotta attraverso l’analisi massiva delle immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza pubblici e flussi telematici e telefonici, intercettazioni telefoniche e ambientali, nonché con il contributo del Reparto Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Roma per gli aspetti di comparazione dattiloscopica. Sono stati così raccolti gravi indizi di colpevolezza a carico dei quattro soggetti raggiunti dall’ordinanza cautelare, in relazione ad una rapina con sequestro di persona e lesioni e ad una tentata rapina con lesioni avvenute on due abitazioni di Atripalda e ad una rapina con sequestro di persona e lesioni avvenuta ln un’abitazione di Grottaminarda a distanza di pochi giorni. In entrambi i casi di rapina consumata, le vittime sono state Immobilizzate e legate ai polsi ed alle caviglie, minacciate di morte e percosse con armi al fine di farsi consegnare denaro contante, monili d’oro e preziosi; nel corso dell’episodio delittuoso avvenuto in Grottaminarda, alle persone offese sono stati sottratti anche numerosi effetti bancari per un Ingente valore, successivamente parzialmente sequestrati su tutto il territorio nazionale al momento dell’incasso.