Ragland non conosce jet jag e, sbarcato in nottata dagli Usa, si prende lo scranno di Reggio Emilia, portando la Sidigas Avellino sul 3-0 e agguantando di fatto la semifinale scudetto che i biancoverdi giocheranno contro una tra Venezia e Pistoia (serie sul 2-0). 21 punti per l’ex Milano, frutto soprattutto di una mano freddissima da oltre l’arco (6/7). A decretare la resa delle armi ci pensa però Leunen all’ultimo secondo, dopo i liberi di Kaukenas e la stoppata di Cervi.
Tra i 12 c’è anche Kyrylo Fesenko, in dubbio insieme al play di West Springfield a poche ore dalla palla alta per motivi differenti. Il primo break è griffato Scandone, anche se Della Valle tiene a galla i suoi dalla lunga distanza (6-15). Ragland è schierato in quintetto ed ha un approccio discreto nella prima frazione, ma nella seconda – con due triple consecutive – si prende il proscenio della gara. Green inventa per Randolph e i “verdi” fanno le prime prove di fuga segnando +11 sul tabellone luminoso. Accusato il colpo, la Grissin Bon replica col miglior italiano della Serie A Pietro Aradori, chirurgico dalla carità, e con l’atletismo di Reynolds, chiudendo il primo tempo sotto di appena un possesso.
Secondo tempo ancora con un parziale irpino, anche se la presenza costante di Reynolds in area mette in apprensione i lupi. Il centro di Detroit, più i due italiani, imbeccando un sorprendente 12-0 di parziale che cambia l’inerzia della gara. Capitan Green e Leunen ci mettono una pezza e gli ospiti riscrivono +3 di vantaggio. Inizio ultimo quarto nel segno dell’ex Cervi, mentre Ragland prosegue il suo show da oltre l’arco (6/6 da 3). Col punteggio in parità, nel finale i liberi di Kaukenas fanno tremare gli irpini, ma ci pensa Leunen sulla sirena a togliere le castagne dal fuoco dopo un possesso sprecato dagli emiliani. Finisce 79-80, il sogno biancoverde continua.