Querelle stadio, il Comune completa i conti. Valentino: “Cifra molto inferiore rispetto a quanto richiesto”

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Marco Imbimbo – Ricognizione completata, da piazza del Popolo hanno effettuato il calcolo di quanto spetta all’Us Avellino. E la cifra conclusiva che pagherà l’ente è ben lontana da quanto aveva richiesto il sodalizio biancoverde. Poi c’è sempre la partita dei canoni pregressi per l’utilizzo dello stadio “Partenio-Lombardi” che, in questo caso, è l’Us Avellino a dover corrispondere al Comune.  Due partite separate, che viaggiano su binari differenti, ma che coinvolgono, inevitabilmente, un’eventuale trattativa per la cessione della società perché, in mezzo al discorso, ci sono anche crediti e debiti dell’Us Avellino nei confronti del Comune.

A piazza del Popolo, il tavolo tecnico sullo stadio ha riunito vari settori: Patrimonio, Lavori Pubblici, Finanze. «Abbiamo completato il conteggio dei lavori effettuati e di cui ne chiedono il pagamento – spiega l’assessore al Patrimonio, Paola Valentino. Il settore “Lavori pubblici” ha riconosciuto circa 240 mila euro di interventi, mentre e il “Patrimonio” circa 57 mila. Ora non ci sono più scusanti, questa è la cifra a cui siamo pervenuti, circa 300 mila euro». Fuori dal conteggio è rimasto l’intervento per il rifacimento del manto erboso del campo B, per una somma di circa 114 mila euro. «Il riconoscimento avverrà nel momento in cui dovessimo riscontrare che l’erbetta sia cresciuta. Al momento non c’è, quindi non possiamo valutare l’entità dell’intervento».

Ultimata la ricognizione, il tutto verrà comunicato al sodalizio biancoverde e, in contemporanea, si riaprirà la partita dei canoni pregressi che era stata congelata in attesa della definizione del conteggio dei lavori da parte del Comune. «Ora l’Avellino dovrà farci sapere come intende procedere in merito al pagamento dei canoni pregressi, perché si rischia la risoluzione della convenzione per l’utilizzo della stadio – spiega Valentino. La società deve circa 900 mila euro al Comune, compreso la stagione in corso. C’è da dire che hanno fatto un versamento di 8 mila euro a cui vanno aggiunti i canoni corrisposti dal Frosinone calcio, quindi in totale hanno coperto le prime tre mensilità della stagione in corso. È la prima volta che l’Avellino caccia i soldi di tasca sua per lo stadio, siamo molto soddisfatti di questa cosa».

Da parte sua, però, anche il Comune dovrà corrispondere una somma alla società pari, appunto, a circa 300 mila euro di lavori effettuati e riconosciuti. Prima però questa cifra dovrà essere riconosciuta dal Consiglio Comunale come debito fuori. «Parliamo di due partite separate, quelle dei canoni e l’altra inerente ai lavori effettuati – sottolinea Valentino. Per quanto riguarda i canoni, la società avrà 15 giorni di tempo per darci una risposta, a partire dal momento in cui arriverà la nostra comunicazione. Le opzioni sono due, la prima è quella di pagare l’intero importo, la seconda è quella di proporre una rateizzazione. In questo caso, però, dovranno essere rispettati determinati criteri per poter essere accettata dal Comune, prima di tutto serve una polizza fideiussoria a garanzia. Insomma, adesso tocca alla società farci sapere come procedere». Anche perché in ballo c’è l’utilizzo dello stadio, come sottolinea Valentino: «Scaduti i 15 giorni di tempo, se non sarà arrivata una proposta, non potranno più giocare lì perché scatta la risoluzione ipso fatco della convenzione per l’utilizzo del “Partenio-Lombardi”».

La querelle stadio, dunque, sembra giungere alla parola fine dopo anni di tira e molla tra Comune e società biancoverde. Il tutto nel mezzo della trattativa per la cessione di un pacchetto di quote all’Italpol. «Di questa operazione non sappiamo niente, è una trattativa privata – sottolinea Valentino. Chiaramente, nel caso in cui Taccone dovesse cedere delle quote, per convenzione, è obbligato a comunicarlo preventivamente al Comune, ma non a chiederci un parere. Di sicuro è bene che chi, eventualmente dovesse acquistare la società, sappia quali sono le cifre che riguardano noi Comune, tra canoni da incassare e crediti che vanta l’Us Avellino. È una questione di onestà e trasparenza. Quindi, come ente, vantiamo un credito di circa 900 mila euro per canoni non corrisposti, a sua volta l’Us Avellino ne vanta uno da noi di circa 300 mila euro e non di oltre 1,2 milioni di euro come richiesto dalla società».

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  1. […] “Nella qualità di Presidente dell’U.S. Avellino, mi ritrovo trascinato in una polemica tanto unilaterale quanto inutile a proposito dello stadio Partenio – Lombardi”. Il patron del sodalizio biancoverde, Walter Taccone, prova a fare chiarezza nella vicenda stadio che vede contrapposti il Comune e l’Us Avellino, replicando a quanto dichiarato dall’assessore al Patrimonio, Paola Valentino. […]

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