Querelle rifiuti, Irpiniambiente agirà legalmente contro il Comune di Pratola Serra. E’ quanto comunica la stessa società in una nota. La società infatti precisa “che, in relazione alla decisione unilaterale dell’amministrazione comunale di Pratola Serra, di affidare ad altro gestore il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti, nel non riconoscere in alcun modo la validità di tale ordinanza sindacale, (ed in particolare per il punto relativo agli impianti in gestione) si riserva di agire legalmente, per riaffermare in sede giudiziaria quanto stabilito dalle leggi di riferimento del settore”.
La società fa inoltre presente che saranno adottati tutti i provvedimenti necessari al recupero del credito superiore ad un milione di euro, maturato nei confronti del Comune di Pratola Serra, in virtù dei servizi regolarmente svolti e mai contestati dal Comune.
“L’occasione è utile anche per evidenziare come la contrazione del servizio imposta al Comune di Pratola Serra appare in piena sintonia con la prassi più volte adottata da Irpiniambiente nei confronti di altri comuni morosi, che, a differenza del comune di Pratola Serra hanno inteso sottoscrivere piani di rientro ed onorare, non solo il debito per i servizi svolti, ma anche le rimesse dei cittadini regolarmente acquisite e che per difficoltà contingenti non erano state trasferite alla società che rende il servizio”.
“Con la vertenza di Pratola Serra, la società registra un atteggiamento da parte dell’amministrazione che non può certo suscitare apprezzamento, anche perché atteggiamenti del genere sono stati già oggetto di censura da parte degli organi giudicanti. Nel caso di specie, inoltre, l’amministrazione ha deciso di attuare un braccio di ferro con la società, richiedendo ulteriori servizi ad Irpiniambiente, già creditrice e contestualmente disconoscendo l’esistenza dell’annoso e copioso debito”.
“A questo punto, per tutela delle proprie ragioni, la società chiederà un incontro con l’organo di revisione contabile, soggetto terzo, per conoscere la reale situazione giuscontabile del comune debitore. Avere conferma delle dichiarazioni rese circa la sussistenza dei fondi finanziati dalla tari riscossa dai cittadini negli ultimi due esercizi è un obbligo necessario per la lealtà dei rapporti, soprattutto con altre realtà comunali del territorio ed i cittadini, ma anche per vedere riaffermato il principio della collaborazione istituzionale”.
“In ultimo, ma non ultimo, va evidenziato che il riconoscimento come la remissione dei debiti da parte dei comuni morosi, rifuggendo posizioni di contrapposizione, unitamente allo sforzo che la società profonde, nel garantire la continuità dei servizi in uno con il sempre più difficoltoso rispetto degli equilibri finanziari, costituiscono elemento imprescindibile per il mantenimento in vita del sistema”.