Per il Tribunale di Avellino Gianluca Festa non ha calunniato il numero uno dell’Alto Calore Servizi Lello De Stefano.
I giudici di piazza D’Armi hanno optato per l’archiviazione del caso.
I fatti fanno riferimento alle dichiarazioni rese pubbliche dallo stesso Festa, consigliere comunale ad Avellino, nel corso dell’assise a Palazzo di Città nel luglio scorso, dove l’esponente dem aveva contestato a De Stefano la gestione di alcuni rimborsi spese e l’utilizzo, a suo dire improprio, dell’auto di servizio assegnatagli.
De Stefano dunque querelo’ Festa per calunnia e diffamazione a mezzo stampa.
La scorsa settimana è arrivata la pronuncia del Gip Ciccone e l’archiviazione del procedimento.
Per il Giudice le parole di Festa non sono state diffamanti e lesive della dignità di De Stefano ma “… rientranti nella scriminante del diritto di critica politica”.