Tutto è partito durante la pandemia, quando il tempo libero non mancava. Una quotidiana azione come quella di ripulire un armadio si è trasformata, grazie a un estro creativo, in una vision ben più grande. E così un paio di jeans dismessi sono diventati, con un paio di forbici e tanto impegno, un capo unico e originale. Da qui l’idea di mostrare cosa si potesse fare con tessuti riciclati e un po’ di fantasia. Nasce così 22Designer, giovane brand creato dalla stilista irpina Sarah Limone. La 25enne, da poco uscita con una laurea in tasca dall’Accademia della Moda di Napoli (IUAD), ha voluto, con passione, creatività e unicità, dare nuova vita e riutilizzo a capi vintage.
“22Designer nasce con lo scopo di ricreare e dare un nuovo utilizzo ai capi attraverso un processo creativo rendendoli unici e inimitabili – spiega Sarah -. La nostra mission è quella di avvicinare donne e uomini all’acquisto di indumenti originali ed ecosostenibili, aiutandoci a portare avanti un modo tutto nuovo di fare moda salvaguardando il pianeta”.
Oggi brand della moda usa e getta o “fast fashion” rilasciano oltre 50 collezioni all’anno aumentando gli sprechi di tessuto e inquinando il pianeta utilizzando fibre tessili non naturali come nylon e poliestere. 22Designer vuole ribellarsi a questo sistema basato sul consumo eccessivo e veloce di tessuti che finiscono presto sulle bancarelle dell’usato o nelle discariche.
Sarah usa solo “avanzi”, materiale vintage e giacenze, ovviamente di qualità, divertendosi a combinarli nei modi più bizzarri e trasformarli in capi d’abbigliamento di design. L’idea è dare nuova vita agli armadi, riparare, perfezionare la vestibilità, reinventare ciò che avrebbe potuto essere buttato, creando nuovi capi che, in questo modo, assumono un significato del tutto unico e personale. Un processo che non significa solo riciclo, ma – appunto – dare nuova vita e dignità a prodotti di scarto. Così un paio di jeans diventano un top e una giacca acquista una nuova livrea con tecniche di stampa botaniche ed ecologiche. “Nelle mie creazioni mi ispiro molto all’arte astratta di Jackson Pollock – svela la giovane stilista -. Utilizzo infatti tecniche di tintura dei tessuti come lo shibori. In questo modo unisco arte e moda creando capi veramente unici e inimitabili” chiosa Sarah.
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