Il divorzio è la procedura generale stabilita dalla legge italiana per porre fine a un matrimonio. A seconda della tipologia di strada intrapresa per ottenere il divorzio, possono esserci tempi diversi per giungere alla sentenza definitiva. Se contestualmente a quest’ultimo, per esempio, viene chiesta anche la separazione, i tempi saranno relativamente brevi, soprattutto nel caso in cui la celebrazione del matrimonio sia stata fatta unicamente in sede civile. In questo caso, infatti, il procedimento scioglie l’unione.
Diverso il caso della celebrazione con rito cattolico: qui cadono gli effetti civili del matrimonio ma non quelli religiosi.
La legge prevede due tipologie di divorzio: quella consensuale e quella giudiziale.
Divorzio consensuale e giudiziale: le differenze
La differenza principale tra il divorzio consensuale e giudiziale è che nel primo caso i coniugi sono d’accordo sulle condizioni del divorzio, mentre nel secondo caso non c’è accordo e il giudice deve prendere una decisione. In entrambi i casi, avere una polizza per la tutela legale può aiutare nella gestione delle spese del legale rappresentante e di quelle processuali.
La richiesta di divorzio, nella maggior parte dei casi, deve seguire la separazione, a sua volta consensuale o giudiziale. Nel primo caso basta essere separati da almeno 6 mesi, nel secondo caso la separazione deve sussistere da almeno un anno. Se la domanda di divorzio viene presentata contestualmente a quella di separazione, il giudice dovrà comunque attendere i tempi sopra descritti prima di poter pronunciare la sentenza parziale di divorzio.
Ci sono alcune possibilità per abbreviare i tempi, ad esempio tramite il cosiddetto “divorzio breve” o chiedendo al giudice di esaminare contemporaneamente la domanda di separazione e divorzio.
Le due tipologie di divorzio, consensuale e giudiziale, possono avere effetti diversi sulle condizioni dei coniugi e dei figli. Nel caso di un divorzio consensuale, le parti raggiungono un accordo e il divorzio può procedere più rapidamente. Nel divorzio giudiziale, il giudice deve prendere una decisione, il che può richiedere più tempo.
Le procedure di divorzio possono essere semplificate se i coniugi vivono in città diverse, ma i tribunali competenti possono variare a seconda della situazione. Inoltre, è possibile modificare le condizioni del divorzio in determinate circostanze.
Come abbreviare i tempi per il divorzio?
Con un unico atto legale, assistiti da un avvocato specializzato in diritto matrimoniale, è possibile affrontare sia la separazione che il divorzio in un unico processo, accelerando notevolmente i tempi. Non esiste una procedura di “divorzio diretto” senza una fase di separazione formale, ma ora è possibile unire le richieste di separazione e divorzio in un’unica istanza.
Una volta che l’avvocato ha presentato la petizione al tribunale, un giudice nominato da una commissione apposita stabilirà un’udienza di separazione entro 90 giorni. Durante questa udienza, le parti coinvolte devono essere presenti personalmente. Per ottenere il divorzio, è necessario aspettare sei mesi in caso di separazione consensuale o 12 mesi in caso di separazione giudiziale (quando vi è una controversia legale in corso).
Per richiedere il divorzio insieme alla separazione, l’avvocato deve presentare immediatamente, in un unico atto, tutte le richieste relative alla separazione e al divorzio successivo. Il divorzio può essere emesso dallo stesso giudice e trattato durante la stessa procedura della separazione.
Durante l’udienza, il giudice prenderà decisioni provvisorie su questioni urgenti come l’affidamento e la collocazione dei figli, l’assegnazione della casa coniugale, la regolamentazione del diritto di visita tra i figli e i genitori, e gli eventuali assegni mensili per i figli e il coniuge. Queste decisioni sono immediatamente esecutive e possono essere modificate, revocate o oggetto di appello durante il procedimento.