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VIDEO/ Pulvirenti vuota il sacco e ammette: “Da Varese-Catania comprate 5 gare”

Svolta inaspettata nell’ambito dell’inchiesta sul calcio scommesse che ha travolto la società del Catania Calcio. Il patron della formazione etnea, Antonino Pulvirenti, avrebbe deciso di vuotare il sacco davanti al Gip del tribunale siciliano Di Giacomo nel corso dell’interrogatorio di garanzia.

A fare il punto della mattinata di interrogatori è stato proprio il procuratore Giovanni Salvi, che alle 13 ha convocato una conferenza stampa nella quale ha spiegato come tutti gli indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere tranne Antonino Pulvirenti e Pablo Cosentino.

“Il presidente Pulvirenti – ha riferito il togato – ha confermato che da Varese-Catania in poi le partite sono state oggetto d’acquisto: 100 mila euro per ogni tentativo di combine e lo avrebbe fatto per salvare la squadra”.

Sarebbero 5 le gare, dunque, sulle quali Pulvirenti avrebbe ammesso il tentativo di combine (dalla 34esima giornata e quindi dopo la gara tra Catania e Avellino che risulta ancora sotto indagine da parte dei pm catanesi, ndr).

Il presidente etneo non ha menzionato la partita con l’Avellino, quindi le 5 gare “combinate” e finite al centro dell’indagine sono: Varese-Catania, Catania-Trapani, Latina-Catania, Ternana-Catania, Livorno-Catania.

[list][item icon=”fa-play-circle-o” ]Guarda il video della conferenza stampa del Pm di Catania Giovanni Salvi sulle dichiarazioni di Nino Pulvirenti (fonte livesicilia.it)[/item][/list]

Lo stesso Pulvirenti avrebbe detto che mai le partite sono state oggetto di scommesse. “Ora noi proseguiremo gli accertamenti sulle modalità in cui il tutto si è verificato. Pulvirenti ha negato di aver scommesso sulle partite e di aver avviato queste modalità di gestione delle partite per salvare il Catania”, dalla retrocessione in Lega Pro.

In mattinata l’imprenditore Gianluca Impellizzeri si era avvalso della facoltà di non rispondere. Aveva parlato, invece, l’ormai ex Ad Pablo Cosentino rinnegando ogni addebito. Così Carmelo Peluso, difensore di Cosentino: “Il mio assistito si è dichiarato estraneo ai fatti contestai e se quanto si profila nell’ordinanza risultasse verità, allora Pulvirenti sarebbe un folle”.

L’avvocato avrebbe inoltre confermato le dimissioni dal ruolo di ad di Pablo Cosentino.

LA NOTA DEI LEGALI DI PULVIRENTI – Il prof. Giovanni Grasso e l’avv. Fabio Lattanzi, difensori di Nino Pulvirenti, hanno commentato così le dichiarazioni rese al Gip di Catania dal loro assistito:

Il signor Antonino Pulvirenti, che qualche giorno addietro si è dimesso da tutte le cariche sociali del Calcio Catania, ha chiarito oggi la sua posizione nel corso di un lungo interrogatorio dinanzi al giudice delle indagini preliminari, dimostrando in particolare la sua assoluta estraneità al fenomeno del calcioscommesse. Il signor Pulvirenti ha ammesso di aver avuto dei contatti con altri soggetti al fine di condizionare il risultato di alcuni incontri, e ciò al fine di salvare dalla retrocessione il Catania. Ha tuttavia manifestato la convinzione, anche alla luce della lettura degli atti, che tali contatti non abbiano avuto nessuna reale incidenza sull’esito degli incontri in questione”.

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