Marco Imbimbo – L’ipotesi di trasferire il terminal dei pullman a Campo Genova tramonta definitivamente. Restano in piedi le altre soluzioni, mentre avanza l’idea di sdoppiare il terminal.
La questione dei pullman di piazza Kennedy resta al centro delle attenzioni. Ieri mattina, a Palazzo di Città, si è tenuto un nuovo incontro tra gli attori in campo. Da un lato il Comune con gli assessori Rosario De Marco (Mobilità) e Rita Sciscio (Urbanistica), oltre ai dirigenti Michele Arvonio e Luigi Cicalese, dall’altro lato l’A.Ir. con l’amministratore unico, Alberto De Sio.
Le ipotesi in campo restano varie, ma quella di Campo Genova viene definitivamente accantonata. «I problemi che andrebbe a creare al traffico sono tanti – spiega l’assessore De Marco. Stiamo valutando altre opzioni, tra cui campetto Santa Rita, lasciando però una parte di pullman a piazza Kennedy. È una cosa ancora in itinere, non c’è nulla di definito e deciso».
Le valutazioni fatte su Campo Genova hanno fatto emergere più disagi che benefici da un ipotetico spostamento dei pullman in quell’area che «poteva essere la soluzione migliore data l’ampiezza e l’assenza di fabbricati», sottolinea De Marco. Ma i problemi che avrebbe causato sarebbero stati tanti. «Logisticamente è difficile da raggiungere a piedi e mancano anche vari tratti di marciapiede – spiega De Marco. La strada inoltre non è larghissima. La mattina ci saremmo ritrovati con una cinquantina di pullman che devono accedere all’area, nel mezzo del traffico di chi entra ed esce dalla città, senza dimenticare che poco distante c’è l’ospedale e, due giorni a settimana, c’è il mercato. Insomma si creerebbe tanto di quel traffico e caos che automaticamente ci fa scartare l’ipotesi del terminal».
Scartata la soluzione Campo Genova, resta in piedi quello dello spiazzale dello stadio, ma «bisognerà vedere come spostare poi il mercato. Stiamo valutando varie cose prima di una scelta definitiva», spiega De Marco.
Mentre un’altra ipotesi da scartare, almeno per il momento, è quella di Borgo Ferrovia. Inizialmente era stata presa in considerazione l’idea di utilizzare sia l’area della stazione una volta adibita a carico e scarico merci che lo spiazzale, nei pressi della scuola, attualmente usato dalle compagnie private.
«Se fosse già stata in funzione la metro leggera, avremmo potuta prendere in considerazione questa soluzione – precisa De Marco. Senza di lei non è più un ragionamento fattibile e né lo sarà a breve. Al momento l’infrastruttura non è ancora completa e la Regione non ha inserito l’opera nella gara per il trasporto pubblico locale. Insomma manca l’interlocutore che dovrà gestire la metro leggera».
Una soluzione al terminal di Piazza Kennedy, però, dovrà essere trovata perché l’obiettivo dichiarato da Comune e A.Ir. è quello di liberare quella zona dai pullman anche se non è facile. «Avellino, purtroppo, non ha aree tali da poter ospitare tutti i pullman, quindi in questo momento l’obiettivo principale è individuarne anche più di una» spiega De Marco in controtendenza con quanto sostenuto da De Sio nel precedente incontro che, invece, vorrebbe evitare lo sdoppiamento del pullman.
«Sono valutazioni da fare perché, se non riusciamo a trovare un’area unica, inevitabilmente dobbiamo sdoppiare il terminal, magari individuando le zone per direttrici di utenza e poi considerare un interscambio. La città questa è, non ci sono alternative – sottolinea De Marco. Dobbiamo individuare un punto che consenta a tutti un trasporto agevolato, ma allo stesso tempo liberare piazza Kennedy».
A differenza di Campo Genova e Borgo Ferrovia, invece, non tramonta l’ipotesi che guarda a Campetto Santa Rita, anche se De Marco sottolinea: «Quello spiazzale non riuscirà a contenere tutti i pullman. A quel punto si potrebbe lasciare una parte a piazza Kennedy e trasferirne un’altra a campetto Santa Rita, oppure individuare un’area che liberi definitivamente piazza Kennedy».
Dall’incontro di ieri emerge quindi che, fermo restando la volontà di liberare del tutto piazza Kennedy dai pullman, ma nell’immediato se questa operazione dovesse risultare troppo complicata «punteremo a liberarla almeno parzialmente», spiega De Marco.
La soluzione dovrà arrivare a breve, anche De Marco conferma le parole di De Sio di voler liberare piazza Kennedy entro fine ottobre. «L’obiettivo rimane questo». A preoccupare, infatti, è la questione legata agli sforamenti del limite di polveri sottili nell’aria, quindi la volontà è quella di agire in anticipo avendo il tempo a disposizione per vagliare varie ipotesi, piuttosto che ritrovarsi a dover spostare il terminal in piena emergenza.
Entro fine mese, quindi, verrà individuata una soluzione tra il liberare totalmente o parzialmente piazza Kennedy, ma anche se sdoppiare o meno il nuovo terminal. Di sicuro non sarà della partita la futura nuova Autostazione che per il momento resta fuori da ogni discorso. «Innanzitutto l’opera è una questione privata dell’A.Ir., c’è un problema di collaudo sul secondo lotto che deve risolvere l’azienda. Finchè non viene risolto, non possono appaltare il lotto successivo. Si tratta di una questione loro, ma anche aprendo l’autostazione, non potrebbe ospitare tutti i pullman – spiega De Marco. Gli stalli sono circa una trentina, ma ne servirebbero circa 50». Anche con l’Autostazione aperta, quindi, il problema terminal non verrebbe risolto del tutto, ma «bisognerebbe individuare una seconda area per consentire gli stalli degli altri mezzi», spiega De Marco.