Puc, Cipriano: “Così disegneremo il futuro della città”

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“L’assessore uscente all’Urbanistica, Ugo Tomasone, ha tenuto una conferenza stampa di fine mandato nella quale ha tracciato un bilancio conclusivo dei tre anni trascorsi nel ruolo.

A margine della conferenza ha dichiarato di aver sentito parlare poco di urbanistica in questa campagna elettorale e ha quindi rivolto ai candidati sindaco l’invito a chiarire le proprie posizioni rispetto al futuro del Piano Urbanistico Comunale.

Noi di MaiPiù, in realtà, le idee ce le abbiamo chiare e le abbiamo tratteggiate nel programma elettorale, considerato che il Puc è lo strumento che disegna il futuro della città”.

Questo il commento del candidato sindaco della lista Mai Più, Luca Cipriano.

Non crediamo che l’aggiornamento dell’esistente sia la strada da percorrere poiché l’attuale Puc è da considerarsi definitivamente superato.

I presupposti che ne costituivano la base sono ormai mutati, le strategie che ne costituivano l’ossatura hanno, nei fatti, dimostrato di non funzionare. Su questo punto riteniamo che i pareri siano unanimi.

E’ necessario redigere un nuovo piano, diverso, maggiormente rispondente alle esigenze della città. Il punto di partenza è uno: la città è sovradimensionata in termini volumetrici, in particolare per quanto riguarda la parte residenziale. Parola d’ordine del nuovo piano non sarà più costruire ma riqualificare.

Partendo dalla scontata coerenza con le previsioni dei piani regionali e provinciali il nuovo Piano dovrà risultare “sostenibile” e “concretamente attuabile”, dove per sostenibilità si intende la effettiva possibilità da parte dell’Ente di garantire l’attuazione, dal punto vista economico, della parte pubblica e per concretezza si intende una perequazione estesa a comparti di dimensioni ragionevoli ed equilibrate.

Discorso a parte meritano la Ni01 ed il Parco del Fenestrelle, per i quali potrebbe essere opportuno agire attraverso varianti al PUC attuale, in considerazione del tempo necessario per arrivare all’approvazione del nuovo Piano.

Il Parco del Fenestrelle, così come progettato oggi, è un’utopia irrealizzabile. Un progetto troppo grande per essere sostenibile veramente.

Mettere d’accordo una miriade di proprietari dei suoli su oltre 500.000 metri quadrati di superficie territoriale si è rivelato di fatto impossibile. Non potendo applicare il meccanismo della perequazione, la proposta è quella di sviluppare un progetto meno esteso territorialmente, che miri alla realizzazione di un percorso ciclo-pedonale lungo l’alveo del fiume sull’asse Atripalda – Mercogliano, riducendo l’intervento ad aree di fatto inedificabili.

Un parco in cui praticare sport all’aria aperta e in cui favorire la nascita di attività ricettive per offrire nuove opportunità al tempo libero in città.

Per la Ni01, invece, si intende fare in modo di avviare finalmente il Pua, in maniera da recuperare ed attuare la previsione di un nuovo Parco Urbano per oltre 10 ettari. Questo sarà possibile solo trovando funzioni realmente utili per le volumetrie previste, concordando con i privati la possibilità di costruire in quell’area il nuovo tribunale e tre edifici scolastici. Un progetto, a capitale privato, rivoluzionario per Avellino ed in grado di ridisegnare l’assetto di una parte strategica della città”.