Provinciali, il centrodestra scende in campo. Morano: “Pronti anche al governo di città”

1
172

Renato Spiniello – Primavera Irpinia si prepara alla doppia sfida sul fronte Comune e Provincia, la prima tappa è quella del 27 novembre in cui i consiglieri comunali dei 117 comuni saranno chiamati al voto. Sabino Morano, presidente del movimento, ha già inaugurato le “Primarie delle idee” e annunciato l’allestimento di una lista unitaria.

Sabino Morano, come si sta muovendo il centrodestra in vista delle prossime consultazioni provinciali?

Il mio auspicio è quello di una lista unitaria, in quanto credo fortemente che mai come ora il centrodestra debba dare un’immagine unificata di se e sembra si stia andando in questa direzione.

L’unità del centrodestra dovrà passare per un accordo tra il Segretario di Forza Italia, Cosimo Sibilia, e il Presidente della Provincia, Domenico Gambacorta.

Più che ad un accordo tra due singole persone noi vogliamo guardare ad un centrodestra che nasca da un ragionamento corale, in cui tutti i gruppi possano coabitare. Certo non si può prescindere dal segretario provinciale del partito più importante della coalizione così come dall’attuale Presidente della Provincia, nonché sindaco di Ariano.

Il paradosso è che mentre si avvicina il Referendum Costituzionale, che prevede l’abolizione delle Province, andiamo alle urne per il rinnovo del consiglio provinciale, tra l’altro con una modalità che esclude i cittadini.

Purtroppo è un tema che abbiamo sempre contestato, spero, con la vittoria del No al Referendum Costituzionale, si rimetta in discussione anche il principio dell’abolizione delle Province e si possa ritornare ad un sistema in cui l’elettorato venga chiamato realmente ad esprimersi. L’attuale modalità di elezione non mi affascina, in quanto esclude i cittadini dal voto e coinvolge solo i sindaci e i consiglieri comunali.

Parlando della riforma costituzionale cosa non la convince?

Non sono mai stato tra i difensori della nostra carta costituzionale come se questa fosse una religione laica, anzi ritengo che le costituzioni possano e, in alcuni casi, debbano essere cambiate. Il problema è che la riforma proposta dal governo Renzi è frettolosa e pasticciata. I problemi del nostro Paese non sono legati all’abolizione del senato o all’attuale iter legislativo, in questo modo si rischia solo di togliere l’attenzione da quello che necessità realmente di una ristrutturazione, come la magistratura ad esempio.

Come si sta muovendo Primavera Irpinia per promuovere le ragioni del No sul territorio?

Come Primavera Irpinia abbiamo fondato la carovana militante che gira la provincia con l’intento di bocciare la riforma incontrando i cittadini e ponendo la questione referendaria nei vari aspetti. La differenza tra noi e quelli che promuovono il Sì sta nel modo di fare politica: noi mettiamo la gente al centro della vita pubblica, loro non fanno altro che allontanarla dalle istituzioni. La realtà è che questa riforma abolisce l’elettorato prima ancora che il senato.

Venendo alle questioni di Palazzo di Città, il sindaco Paolo Foti ha appena ratificato la nuova giunta, la sesta. Che idea si è fatto?

Sento parlare di rimpasto, termine che mi sembra alquanto coraggioso per definire la vicenda. L’ultima volta si parlava di una giunta d’alto profilo come se quella precedente fosse, per ovvia conseguenza, non all’altezza. Adesso il cambiamento di due assessori viene definito come un innalzamento del profilo e la cosa sinceramente mi fa sorridere. I problemi rimangono gli stessi da quando è l’iniziata l’era Foti e i nuovi innesti non basteranno a salvare un’esperienza amministrativa giunta al termine. Sono state cambiate sei giunte senza una spiegazione logica e quello che non si può spiegare non fa parte della politica.

Il centrodestra si sta già preparando al prossimo governo di città?

Ci stiamo preparando all’idea di essere un’alternativa possibile per il prossimo governo di città, abbiamo già inaugurato le Primarie delle idee e lanciato l’invito di partecipazione attiva alle energie positive, alle personalità, agli uomini liberi e a tutti coloro che vogliono costruire una proposta credibile e seria di cambiamento. Rinnovo, a tal uopo, il mio appello al coinvolgimento e spero che le provinciali possano essere un primo passo importante per costruire questa alternativa.

1 COMMENT

Comments are closed.