Pd, la nota di Nicholas Ferrante.
Il Pd, volente o nolente, di questo territorio è stato l’alfa e l’omega. Ma dopo il 4 marzo qualcosa è cambiato: sono saltati gli schemi e le logiche di sempre. Purtroppo le elezioni provinciali non sono un sistema di voto a suffragio universale e quindi la palla passa agli amministratori, che hanno l’onore e l’onore di lanciare un segnale di cambiamento.
Qualche amministratore si è già pronunciato, penso a Beniamino Palmieri e Mario Bianchino, che hanno detto cose molto interessanti, e penso sia un percorso ambizioso: il prossimo appuntamento sia un movimento dal basso, basta inutili campanilismi e partiti schiacciati sulla gestione del potere per il potere.
Tre cose: edilizia scolastica, trasporti, strade provinciali. Ma mettetevi insieme, senza avere il timore di perdere qualche posizione. Basta con quella gestione che serve solo per tamponare e mantenere consenso. Rispetto al passato, serve rivolta.