Renato Spiniello – Né di destra, né di sinistra, né 5 Stelle. Mimmo Biancardi si presenta così, al deposito della sua candidatura per la poltrona più alta di Palazzo Caracciolo, forte del sostegno trasversale che la sua figura può ricevere.
“Non ho tessere di partito – tuona il primo cittadino avellano – sia ad Avella che in Comunità Montana lavoro in modo collegiale con tutti. E’ il mio carattere che mi porta a essere così, forse sono un rivoluzionario ma è questo il segnale che un sindaco si aspetta da un Presidente della Provincia”.
Biancardi si rivolge subito a suoi elettori amministratori, che chiama a un voto libero. “Togliamoci questo cappello e questa cappa che c’è qui in Provincia – afferma – pensiamo invece al territorio e a un voto libero da ogni condizionamento. Dobbiamo far arrivare il nome di Avellino in Regione Campania. La Provincia deve essere il megafono di tutti i sindaci e gli amministratori. Se sarò eletto mi troveranno qui a difesa di tutti, a prescindere dal partito di appartenenza”.
Non solo trasporti, scuole, ambiente e viabilità, l’Ente di Piazza Libertà deve andare oltre le proprie competenze secondo il candidato trasversale. “La Provincia deve aiutare i singoli sindaci a raggiungere obiettivi che altrimenti non potrebbero raggiungere – propone – mi assumo l’impegno di accompagnare a Palazzo Santa Lucia tutti gli amministratori per tutelare le loro istanze di fronte agli assessorati di competenza”.
Il sindaco di Avella ci tiene infine a ringraziare coloro che hanno sollecitato un suo impegno per Palazzo Caracciolo e, in caso di elezione, ammette che non andrà in continuità con il suo predecessore Domenico Gambacorta. “Condivido quello che ha fatto ma non vado in continuità con nessuno – chiosa – avrò mani libere su ogni scelta e non accetto condizionamenti da nessuno. Se gli amministratori voteranno me sapranno che avranno un Presidente libero da ogni compromesso”.