Provinciali, Aurisicchio: “In campo due schieramenti centristi, meglio non votare”

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“Per le elezioni provinciali del prossimo 31 ottobre sento parlare di centrosinistra riferito allo schieramento che sostiene la candidatura del sindaco di Solofra Michele Vignola. Due liste: una del Pd ( costruita col manuale Cencelli allo scopo di tenere dentro tutte le correnti e le sottocorrenti) e una di ispirazione centrista e demitiana. La sinistra non c’è”.

Per Raffaele Aurisicchio del coordinamento provinciale di Sinistra Italiana “non c’è nemmeno una spolveratina, così per far vedere. E allora perché continuare a parlare di centrosinistra? Si contrappongono due schieramenti centristi e moderati con una considerevole presenza della destra. Oggi fanno finta di contrapporsi, domani magari governeranno assieme come, d’altronde, hanno già fatto durante l’amministrazione Gambacorta”.

“Tutti dentro e ciascuno con la propria delega a curare il proprio orticello. Nessuna differenziazione tra maggioranza e opposizione, proprio come avviene nei consigli di amministrazione. Hanno tolto di mezzo gli elettori, ma le Province stanno ancora al loro posto con le attribuzioni che le sono proprie da sempre: strade, edilizia scolastica, rifiuti,territorio etc. E assieme agli elettori è scomparsa anche la politica. In atto non vi è alcun confronto politico e programmatico, tutto è ridotto alla conta delle preferenze”.

“Per due volte consecutive abbiamo tentato da sinistra di rompere questo schema consociativo proponendo un’alternativa. In entrambe le occasioni non siamo riusciti a centrare l’obiettivo di eleggere una rappresentanza autonoma del mondo progressista in seno al consiglio provinciale. Alla fine sulla impostazione politica e sui contenuti hanno prevalso le direttive dei capi bastone e le appartenenze. Stavolta abbiamo scelto di sottrarci al mercato e conseguentemente abbiamo rinunciato a presentare liste o candidati”.

“Non vi sono le condizioni per un impegno democratico efficace e proficuo. Queste Province così come sono non servono a granché: o si ritorna agli elettori e alla politica o è meglio abolirle del tutto. Agli amministratori espressione della Sinistra e del mondo progressista rivolgo pertanto – conclude Aurisicchio – l’invito a sottrarsi a questa inutile  quanto assillante conta  priva di politica e priva di contenuti”.