L’elezione della presidenza del Comitato provinciale dell’INPS di Avellino ha segnato il punto di rottura nel sindacato irpino. Così in una nuova nota i coordinatori provinciali di Cgil, Vincenzo Petruzziello, Uil, Luigi Simeone, e Ugl, Costantino Vassiliadis.
In Irpina non si è consumato oggi uno strappo nel sindacato ma si è solo palesata, semmai qualcuno non avesse avuto contezza, la differenza culturale e politica tra chi immagina un sindacato “solo” e chi professa convergenze e sinergie al servizio del mondo del lavoro, dei pensionati e dei più deboli, e non già delle imprese e del sistema di gestione.
Abbiamo inviato una nota ai Ministeri competenti, perché siano chiari i nostri intenti e le altrui responsabilità, per i lavoratori “tutti” e non per un sindacato “solo” che possa immaginare di interpretare ruoli e funzioni che in tutto il Paese si riferiscono ai rapporti unitari e non di forza.
Tra l’altro appare evidente come anche nel caso dell’INPS si siano ripetute le strane alleanze già rilevate all’INAIL dove con accordi tra diversi si identifica un rappresentante dei “lavoratori dipendenti” non votato dalla maggioranza dei rappresentanti dei lavoratori presenti nel Comitato provinciale.
I rapporti unitari che ne seguono saranno solo di esclusiva responsabilità di chi ha fatto dell’unità un variabile dipendente dagli interessi di parte, che registrerà sempre e dovunque la nostra avversione culturale e politica.