Palazzo Caracciolo – La nube della discordia sembra lentamente dissolversi ma sarà solo la seduta d’assise di questo pomeriggio a chiarire quanto realmente accaduto tra le forze politiche di Palazzo Caracciolo. Una richiesta avanzata dalla Margherita nel corso del vertice tra i capigruppo che ha avuto luogo sabato pomeriggio e che ha visto coronare il tentativo di mediazione avanzato dalla presidente Alberta De Simone attraverso un documento. La nota, apprezzata da tutti – fiorellino compreso – sembra aver calmato le acque ma restano ulteriori dettagli da definire e soprattutto da precisare. Se la Margherita ha infatti mostrato di voler fare un passo in avanti, la dialettica va recuperata attraverso una ‘modifica di comportamenti sostanziali’ che appunto oggi sarà protagonista del Consiglio provinciale. L’intento, in particolare, è quello di “… soffermarsi sul rapporto tra le forze politiche – aveva dichiarato Giuseppe De Mita – Gli eletti non sono astratti rispetto alle dinamiche dei partiti. Partendo da questo presupposto occorre muoversi in maniera tale da non rompere il rapporto di coalizione quanto piuttosto farlo evolvere”. Da qui la richiesta del dibattito di oggi a patto tuttavia che si tratti di “… un dibattito autentico e non omertoso. Si tratta infatti di questioni legate ai comportamenti dei singoli e non agli aggettivi utilizzati. È proprio la modifica di questi comportamenti che potrà permettere di portare avanti una discussione tra le forze politiche”. Dunque, sciolti anche i nodi relativi ad un rimpasto o all’azzeramento dell’Esecutivo. Cambiamenti sì ma non radicali. Fiduciose le parti politiche per gli esiti finora raggiunti. “Se c’è il rispetto la discussione avviene secondo le regole del consenso civile – ha spiegato Trifone Greco, capogruppo dello Sdi – Il nostro cammino dovrà necessariamente proseguire nel rispetto della dignità di ogni singolo partito della coalizione”. Dunque, la fase prettamente politica se non archiviata ha fatto notevoli passi in avanti. Con la seduta di oggi il chiarimento sarà definitivo e si passerà alla fase amministrativa. Insomma, tutti sembrano voler dire: la Provincia deve ripartire. (m.d.p.)