Roxana 12 e Aquilone 6, l’idea l’ha partorita Foggia, ma Avellino è pronto ad adottarla. Due importanti progetti volti a contrastare la condizione di schiavitù sessuale e lavorativa a cui sono costrette soprattutto le donne immigrate e, purtroppo, i bambini. “Questi progetti svolgono un compito importante: mettono in campo gli strumenti adatti anche a sensibilizzare e a prevenire i terribili fenomeni quali la tratta di persone o lo sfruttamento della prostituzione, e non solo a risolvere il singolo caso quando accade” annuncia il presidente della Provincia Cosimo Sibilia. Per l’assessore Linda Mastrominico “ Le conseguenze drammatiche di certe pratiche violente sono note a tutti, è fondamentale ripristinare il valore del rispetto dell’individuo sopra qualsiasi altra cosa. Grazie all’esperienza mutuata dalla Puglia, ci metteremo subito a lavoro, individuando le aree di maggiore criticità e, successivamente, impiantando in queste zone le strutture adatte a fornire la giusta assistenza. Nel 2012, sono ancora tante, troppe, le donne costrette a prostituirsi o a vivere da schiave, spesso parliamo poi di minorenni”. Non manca l’intervento della consigliera di parità Domenica Lomazzo che insieme a Mastrominico ha curato il progetto. “«Non possiamo immaginare che il solo modo che abbiamo per contrastare i fenomeni quali lo sfruttamento della prostituzione o del lavoro nero sia quello che ci restituiscono le cronache quotidiane, e cioè la traduzione in carcere di chi viene colto in flagranza del reato. Soprattutto perché nella maggior parte dei casi, chi viene “preso” non è il vero protagonista della gestione dell’illecito, ma è a sua volta vittima. Abbiamo ancora tutti in mente, credo, i terribili fatti di Rosarno. Ecco l’importanza di progetti come questi, interistituzionali e interdisciplinari, che si occupino di fornire anche supporto psicologico e legale. Ma perché siano degli strumenti realmente efficaci, c’è bisogno di una riforma completa delle leggi in materia di immigrazione e cittadinanza”. Infine a spiegare nei dettagli ed a portare l’esperienza pugliese è l’assessore alla solidarietà della Provincia di Foggia Antonio Montanino: “Siamo felici di condividere e mettere a frutto la nostra esperienza anche fuori dai nostri confini, e ci tengo a ringraziare l’amministrazione provinciale irpina per l’accoglienza e la sensibilità dimostrate. “Roxana” e “Aquilone” sono progetti che sappiamo essere partiti dalla specificità del nostro territorio, a vocazione prettamente agricola e meta di immigrazione clandestina in quantità elevata, per questo è stato fondamentale impiegare il massimo impegno nella creazione di strutture che tracciassero percorsi di reinserimento sociale e lavorativo per le vittime di violenza, sfruttamento, o altre drammatiche pratiche”.
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