Protocollo d’intesa per il fiume Ufita: stop inquinamento, verso valorizzazione

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Il fiume Ufita si avvia finalmente verso una rinascita? Le aspettative sono grandi rispetto al Protocollo d’Intesa “Verso il contratto di fiume Ufita”, sottoscritto ieri pomeriggio a Grottaminarda presso il Consorzio di Bonifica dell’Ufita, tra la Provincia di Avellino, rappresentata dal Vicepresidente, Girolamo Giaquinto, la Provincia di Benevento, con il Presidente, Nino Lombardi, ed il Consorzio di Bonifica dell’Ufita, con il presidente, Francesco Vigorita.

Al tavolo anche Marisa Graziano, Delegata regionale nella deputazione del Consorzio e Vincenzo Principe, Consigliere del Consorzio delegato dalla Provincia di Benevento.
In sala numerosi sindaci i cui comuni sono bagnati dalle acque del fiume Ufita. Ora toccherà a loro fare la propria parte in termini di proposte e progettualità.

Tra gli obiettivi innanzitutto fare un screening delle acque per risolvere criticità quali scarichi abusivi o altri motivi d’inquinamento poi lavorare per la valorizzazione e la promozione del bacino fluviale. Il protocollo dovrà essere una sorta di contenitore di tutti i progetti utili a risanare e a valorizzare il fiume Ufita e i sottobacini di riferimento.

Il Consorzio di Bonifica dell’Ufita, in qualità di ente capofila, si farà carico di intercettare le esigenze e le proposte del territorio: “In quanto strumento di programmazione negoziata, il Contratto di Fiume, potrà consentire l’adozione di un sistema di regole in cui i criteri di pubblica utilità, rendimento economico, valore sociale, sostenibilità ambientale intervengono fra i soggetti in maniera paritaria – ha spiegato il presidente del Consorzio, Francesco Vigorita – Dopo questa fase di avvio il partenariato sarà aperto a tutti gli enti territoriali e associativi interessati che ne vorranno far parte. E noi auspichiamo ci sia un largo coinvolgimento partecipativo.

In quanto Consorzio di Bonifica operante nel territorio interprovinciale insistente sul fiume Ufita, abbiamo interesse che il suo corso e le sue acque siano tutelate e salvaguardate per poter mettere a disposizione delle aziende agricole consorziate una risorsa di qualità e in quantità sufficiente per produrre le eccellenze agroalimentari specifiche di questa terra, nonché – ha concluso il presidente Vigorita – assicurare la tenuta idrogeologica del territorio”.