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Protesta nelle carceri, De Lieto (LI.SI.PO.): “Lo Stato non tratta coi delinquenti”

In un momento in cui nel nostro Paese vi è un problema gravissimo quale l’epidemia del coronavirus – ha dichiarato il Segretario Generale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), Antonio de Lieto – e che le Forze dell’ordine stanno facendo sforzi enormi per garantire a tutti i cittadini la massima sicurezza, mentre la gente è, giustamente, preoccupata per il pericolo di contrarre il virus nei vari istituti di pena sparsi sul territorio nazionale, i detenuti, dal nord al sud, hanno attuato una protesta nelle carceri.

A seguito della protesta – ha continuato de Lieto – sono stati distrutti 600 posti letto, arrecati danni alle strutture per cifre enormi, operatori di Polizia feriti e detenuti morti ed evasi. Giova evidenziare – ha rimarcato il leader del
LI.SI.PO. – la problematica del sovraffollamento nelle carceri che registra svariate migliaia di detenuti oltre la capienza regolamentare. A giudizio del LI.SI.PO. se per risolvere la problematica servono nuove carceri, che le si costruiscano o le Istituzioni trovino le soluzioni più adeguate.

Nessuna motivazione può giustificare quanto attuato dai detenuti, tra l’altro, in un momento di piena emergenza sanitaria per il nostro Paese. Non è così che si segnalano eventuali situazioni di disagio o altro – ha concluso de Lieto – Pugno duro e isolamento per i responsabili della protesta, lo Stato non tratta con i delinquenti.

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