Pasquale Manganiello – L’ultimo passaggio, fondamentale per trovare la quadra definitiva su modalità e data, sarà l’approvazione da parte della Commissione di Garanzia Nazionale del regolamento congressuale. Poi sarà ufficiale: il Congresso Pd si farà tra il 23 ed il 30 Luglio.
Se Roma conferma, ci aspetta una bella campagna elettorale per la segreteria sotto il solleone del prossimo mese. Sarebbe questo, quindi, l’ultimo atto di gestione lasciato in eredità dal Direttorio. L’ultimo fulgido esempio di chi ha a cuore la platea degli iscritti Pd e non le proprie vicende politiche.
Vi risparmio la ricostruzione di tutte le strane cose accadute a Via Tagliamento che ci hanno portato fino a questo punto dopo le dimissioni di De Blasio. Basta un pò di “storia” per spiegarne i termini:
“Direttorio è il termine con il quale si definisce l’organo posto al vertice delle istituzioni francesi nell’ultima parte della Rivoluzione francese, ossia nel periodo cosiddetto del termidoro, che pose fine al terrore dell’anno II. Malgrado le molte cautele, in pochi anni il sistema del direttorio si dimostrò fallimentare. Napoleone trovò, infatti, la strada spianata: le molteplici precauzioni e garanzie portarono in effetti all’eccesso contrario; un governo disarmato, estremamente instabile e dunque imbelle.”
Quando si dice “ispirarsi a qualcosa”.
Dal Nazareno dovrebbe arrivare l’ok entro pochi giorni, un ulteriore slittamento non sarà compatibile con i tempi strettissimi. Una decisione, la seconda, che in molti si augurano: se il punto chiave è l’ordinarietà o la straordinarietà del Congresso, Luglio o Settembre non farebbe differenza. Anche perchè il caso delle tessere online non sarà dipanato ad Avellino bensì a Roma o, in casi estremi, in Tribunale. Dopo aver atteso un anno e mezzo, questa improvvisa accelerata per celebrare un congresso da spiaggia sembra quantomeno “sospetta”.
Immaginate l’entusiasmo della platea Pd chiamata all’adunata nel pieno dell’estate, immaginate quanto gliene freghi agli iscritti del Congresso Pd convocato, ad esempio, per il 30 Luglio: non osiamo immaginarlo.
Per gli strateghi irpini e per la segretaria regionale, invece, si può fare.
Al “Lido Democratico” è tutto pronto, vi aspettiamo lì con cocktail e costume.