Quarantotto ore ancora e si scenderà in campo per il primo di due match letteralmente infuocati. La vittoria del campionato di Promozione, oggi un discorso a tre fra Hirpinia, Sarnese e Solofra, con la squadra di Renna favoritissima e in pole position per il successo finale, passa decisamente per il Gallucci. Mercoledì nel recupero tanto atteso gli uomini di Francesco Santosuosso se la vedranno con la prima della classe, una sfida nella sfida, la partitissima, di fronte due tra le formazioni non solo più forti del girone come organico ma anche tra le più continue come rendimento. Da una parte la prima della classe, l’Hirpinia, prima una sorpresa oggi invece realtà di questo torneo, che con solo tre pareggi all’attivo e nessuna sconfitta sulle spalle, dopo aver battuto sabato scorso anche l’altra rivale Sarnese, giocherà a Solofra con il vantaggio psicologico di poter addirittura anche perdere. Con ben otto punti di vantaggio sui gialloblù infatti, Scippa e compagni viaggiano con grande tranquillità e solo un eventuale “suicidio sportivo” potrebbe permettere loro di sciupare e gettare alle ortiche quanto di buono fatto fin ora. Chiudere il campionato al primo posto e imbattuti. L’obiettivo della società del presidente De Benedictis che viaggia a vele spiegate verso l’Eccellenza è quanto mai alla portata. La capolista infatti, come già detto, con un pareggio o addirittura una vittoria ipotecherebbe il salto di categoria, perdendo invece, dovrebbe attendere l’esito dell’altro scontro diretto, quello sempre fra il Solofra, più che mai arbitro del campionato, e la stessa Sarnese. Tre punti oggi sulla seconda che comunque potrebbero aumentare ottenendo minimo un pareggio contro la compagine conciaria e addirittura consentirebbero loro di chiudere i conti se gli uomini di Lucignano non dovessero vincere in Irpinia e la capolista dovesse passare domenica a Cervinara. Ma forse qualcuno si è dimenticato della forza di questo Solofra, che non è e non vuole essere solo semplice arbitro del campionato ma si gioca ancora le sue seppur residue speranze di salire di categoria: nove vittorie consecutive, la voglia di vincere, costi quel che costi, le prossime due partite dove fare bottino pieno, per dimostrare che nulla è ancora deciso, che anche se difficile, il discorso promozione non è per ora affatto archiviato. A suonare la carica ci pensa il gladiatore, la bandiera Dario Della Rocca, l’uomo di mille battaglie. “Pensiamo ad una partita per volta – commenta il difensore di Montoro – che spera di chiudere la carriera in gialloblù e che a quasi 34 anni ha ancora voglia di giocare tante stagioni con questa maglia. Mi fa piacere che la piazza, gli addetti ai lavori, mi giudichino come il degno erede, in qualità di capitano, di Pasquale Oliva. Personalmente spero che Pasquale giochi ancora a lungo perchè abbiamo bisogno di lui, è la nostra guida e soprattutto corre e lotta come un ragazzino, ma se ciò non dovesse essere, per decisione sua, sarei onorato prima di tutto di rimanere a Solofra e di continuare a far parte di questo progetto e poi se il mister e i compagni lo vorranno di indossare la fascia di capitano. Ma a questo ora non penso: mi concentro invece su queste due sfide, la prima delle quali contro la squadra più forte del campionato. Lo dice la classifica e bisogna fare un plauso agli uomini di Giovanni Renna. Non ci sono però otto punti fra noi e loro ma di sicuro Scippa e compagni meritano il primo posto. Noi però vogliamo batterli, perchè possiamo farlo, perchè non siamo inferiori, e perchè faremo di tutto per chiudere nel miglior modo possibile questo campionato. Non ci precludiamo nessun obiettivo, conclude Della Rocca: l’Hirpinia ci attenderà al varco per regalarci quella delusione che possa spegnere definitivamente le nostre velleità. Cosi non sarà perchè sono sicuro che vinceremo noi, metterci a cinque punti dalla prima e battere poi anche Sarnese e Angri nel recupero significherebbe centrare il secondo posto, l’obiettivo minimo a questo punto, e poi ci saranno ancora sei gare da giocare, in cui tutto può succedere, anche se onestamente è molto difficile, ne siamo consapevoli, che loro possano sbagliare al punto da sciupare tutto il vantaggio. Ma il Solofra ha il compito di crederci fino all’ultimo, di tenere accesa la fiammella della speranza partita dopo partita, di giocare solo per se stessa, a fare spenti, senza l’ansia del risultato ma con convinzione e coraggio. Siamo abituati ad inseguire, lo facciamo dall’inizio e non ci pesa più, sembra strano ma è cosi. E’ questa la nostra grande forza. E’ chiaro che contro la compagine guidata da Renna la partita dovremo farla noi, loro si chiuderanno e si affideranno alle micidiali ripartenze con uomini come Capparella, Rima e Papini che possono far male in qualunque momento. Sara un grande spettacolo e Solofra può scrivere, ne sono certo, un’altra pagina importante della propria storia. Sono fiero di esserci e spero di contribuire a quella vittoria in cui crediamo tutti, fermamente”.
Redazione Irpinia
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