Il Montesarchio ha confermato pienamente le previsioni estive che già lo davano favorito per il titolo dominando in lungo e in largo una stagione caratterizzata da programmazione lungimirante, grande sostanza e voglia assoluta di passare ai piani alti della massima categoria regionale. Irrilevante il pari di oggi a Cicciano in virtù della sconfitta del Grotta contro la Virtus Avellino, in una stagione memorabile condita finora da 24 vittorie, 2 pari ed una sola sconfitta. Festa doveva essere e festa sarà questa sera in terra caudina con il delirio da promozione che si protrarrà per tutta la settimana prima dell’ultimo match a Solofra valido solo per le statistiche (il Montesarchio riposerà all’ultima giornata). E’ stata la vittoria di una società che ha incastonato pezzi da novanta come Befi, Cerchia e Agata in un organico organizzato, in un collettivo magnifico guidato con esperienza e solidità da un grande Pasquale Ferraro, già protagonista l’anno scorso insieme ad Alessio Befi della promozione della Forza e Coraggio.
La miglior difesa (solo 14 reti subite) ed il miglior attacco finora (70 goal) testimoniano la bontà di un progetto che forse è andato ben oltre le più rosee previsioni. Onore al Grotta che ha cercato in qualche modo di tener vivo un campionato che in chiave titolo, senza la splendida corsa della formazione di Casale, probabilmente sarebbe durato soltanto un giron.