Promozione – L’analisi: Paolisi come il Montesarchio, a Cervinara torna il sereno

0
180

Paolisi come il Montesarchio, 42 punti alla prima giornata di ritorno e un dominio sancito dalle statistiche che vedono la formazione del tecnico Facchino come la migliore in assoluto sia dal punto di vista dei gol subiti che di quelli realizzati. Lo scorso anno destino simile era toccato al Montesarchio, altra formazione della Valle Caudina, anche se gli azzurri militavano in un campionato a numero dispari e avevano saltato una giornata per riposo. I giallorossi da un certo punto di vista hanno anche fatto meglio perché mantengono l’imbattibilità, cosa che non era toccata ad Alessio Befi e soci la scorsa stagione. Il campionato è ancora lungo, con quattordici gare ancora da disputare, ma i sette punti di distacco dall’Audax Cervinara sono un bel bottino, anche se la società non si sbilancia sui veri obiettivi del torneo.

CRISI CERVINARA Dopo il pareggio sulla “sirena” in casa della Bisaccese e le dimissioni, poi rientrate, del tecnico Alessandro Cagnale, la pace è tornata a Cervinara. Squadra, tifosi e società hanno convinto il mister a restare sullo scranno biancoceleste, la squadra ha già ripreso a sgambettare al “Canada” e sta preparando al meglio la sfida contro la cenerentola Carotenuto, autentico crocevia per il cammino dei caudini che non possono proprio sbagliare per restare in coda del Paolisi, ormai in fuga solitaria.

Roboanti le vittorie di Eclanese e Grotta, forse gli ultimi dal punto di vista del parziale non sono stati così larghi dei mirabellani, ma per quanto concerne il gioco espresso la truppa di Salvio Casale non ha nulla da invidiare ai gialloblu. Due successi esterni senza subire reti che permetteno alle rispettive truppe di non debordare dall’alveo delle primissime posizioni. Fino a quando la matematica non le condannerà, ne Grotta, ne tantomeno l’Eclanese si accontenteranno dei semplici playoff.

RINASCITA VIS – L’Ariano 2.0 dimostra un volto totalmente diverso da quello di avvio stagione, frutto non solo della cura Spica ma anche della nuova solidità societaria affermatasi soprattutto con l’innesto in dirigenza del direttore generale Generoso Guarino. Lo Conte e Florio i due eroi di giornata che stendono il Serino, il primo con la rete che ha poi deciso la contesa, il secondo con parate decisive e salva risultato. Per la prima volta la colonnina della formazione ufitana non è colorata di rosso, anche se un solo punto distacca gli azzurri e i serinesi quintultimi.

Altra clamorosa rinascita quella della Virtus Avellino, il nuovo tecnico Rino Criscitiello e il mercato di rifondazione più che di riparazione messo in atto dal diesse Mallardo, hanno fornito solidità al pacchetto difensivo, grazie alla scelta di schierarsi a cinque, ma anche un attacco pungente con l’arciere De Simone sempre pronto a scoccare dardi avvelenati per le difese avversarie. L’agguanto ai playoff sembra ancora impresa utopistica, ma almeno i virtussini non dovrebbero avere problemi a salvarsi.

BAGARRE PLAYOFF/OUT – Proprio in griglia verde si gioca il torneo più avvincente, con Accadìa, Solofra e Goti in perenne corsia di sorpasso per un solo posto disponibile sul treno, che nelle prime quatto carrozze registra già il tutto esaurito. La bagarre impera anche in fondo alla classifica, compromesse le posizioni di Carotenuto e Taurano (entrambe sconfitte in questo tuno), Ponte e Serino sono in caduta libera, mentre possono dormire sonni tranquilli Baiano e Bisaccese. Il prossimo turno saranno tutti scontri salvezza lì in basso, quindi la graduatoria rischia di essere riscritta subito dopo una settimana, quel che certo è che arrampicate e scivoloni lungo i costoni della graduatoria restano all’ordine del giorno, perciò a questo punto del torneo svoltare è obbligatorio, mentre fermarsi è pura follia.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here