Ecco l’analisi della stagione regolare andata in archivio lo scorso weekend:
Montesarchio: vittoria del titolo mai in discussione per la squadra di Ferraro che ha macinato punti su punti mettendo sul terreno di gioco organizzazione difensiva, concretezza e la classe di calciatori di altra categoria come Befi e Agata. Da sottolineare l’ottima stagione di De Mizio che non ha fatto mancare il suo apporto in fase realizzativa e del giovane portiere De Luca che nei momenti decisivi ha mostrato tutte le sue potenzialità. La programmazione e la gestione dello spogliatoio sono state le armi in più di una squadra destinata a fare bene anche nel campionato di Eccellenza.
Grotta: stagione fantastica anche per il Grotta, stagione che potrebbe diventare straordinaria in caso di successo nella finalissima regionale al Romano. Sulla regular season hanno pesato i due scontri diretti persi contro il Montesarchio ma la squadra, soprattutto dopo l’arrivo di Della Marca, ha dimostrato di meritare in pieno la possibilità di fare il salto di categoria anche per il nutrito gruppo di supporters che ha sempre sostenuto i calciatori in campo. I giallorossi si giocheranno tutto a Maggio ma, comunque vada, il lavoro fatto quest’anno dalla dirigenza e dall’allenatore è stato inappuntabile. Sugli scudi Vincenzo Torsiello, capocannoniere e trascinatore carismatico della squadra.
Cervinara: l’obiettivo iniziale era quantomeno raggiungere i play-off. I caudini si sono posizionati terzi a 10 punti dal Grotta (che però ha mollato nelle ultime gare per evitare infortuni in vista del play-off regionale) ed a 23 punti dal Montesarchio. Tre allenatori in una stagione evidenziano l’anno tormentato vissuto da Mortelliti e compagni a cui è mancata soprattutto la capacità di gestione delle partite e la continuità. La delusione è tanta ma non mancherà la voglia di ripartire.
Solofra: la sorpresa della stagione è rappresentata dai conciari di Messina che si sono divertiti ed hanno fatto divertire il pubblico con prestazioni al di sopra della media e con il giusto mix di esperienza e dinamica gioventù sempre alla base dei successi di una squadra. La matricola gialloblu, dopo l’addio di Lettieri, ha messo nelle mani di mister Messina un giocattolo difettoso, riparato in corso d’opera con alcuni acquisti di spessore e soprattutto con il lavoro sul campo sempre caro all’allenatore siciliano. Alla fine quarto posto ed una base importante sulla quale costruire i successi futuri.
Paolisi: quinto posto onorevole per gli uomini di Facchino in un’annata dai due volti. Girone d’andata improduttivo con i caudini relegati nei bassifondi della classifica; girone di ritorno da play-off con Nicolino Crisci e Sorrentino protagonisti dal punto di vista offensivo. Nicola Facchino può essere soddisfatto della reazione della squadra alle difficoltà iniziali.
Carotenuto: fin quando il clima societario e la mano solida di Rino Criscitiello hanno instillato nel gruppo mandamentale tranquillità e carica agonistica, Montuori e compagni hanno fatto faville, navigando nella zona alta della classifica e riempiendo la casella delle sconfitte del Montesarchio con il 2-1 casalingo inferto all’andata, unica compagine a riuscire nell’impresa. Poi, dopo Natale, sono venute a mancare presenze importanti nel panorama dirigenziale mugnanese, sono arrivate le dimissioni di Criscitiello ed il sogno play-off è svanito. Degno di nota il bottino di goal di bomber De Stefano.
Cicciano: il settimo posto per i partenopei è stato frutto di un girone di ritorno stratosferico, trascinati da Diallo che ha dimostrato chiaramente di valere altre categorie. Il cambio di passo è avvenuto dopo il mercato invernale: da lì in poi il Cicciano non si è più fermato.
San Martino: qualche rimpianto per il sodalizio di patron Bongiovanni. La squadra di Lo Iaco, composta prevalentemente da giovani, ha vissuto tanti alti e bassi in una stagione in cui, per la rosa a disposizione, si poteva fare qualcosa di più. E’ stato bravo il giovane allenatore caudino a tenere in mano le redini del gruppo anche nei momenti più complicati ed a portare i biancorossi lontano in Coppa, una soddisfazione che però ha di fatto pesato sui risultati della squadra in regular season. Obiettivo della salvezza raggiunto con qualche patema d’animo di troppo ma comunque portato a compimento.
Sporting Guardia: solita organizzazione di livello legata al settore giovanile che ha inserito anche quest’anno molti giovani talenti nel panorama del calcio dilettantistico. Ci sarà l’addio di mister Fasano che, dopo anni di grandi soddisfazioni, ha deciso di lasciare il timone giallorosso per tentare nuove esperienze. Resta un girone d’andata stratosferico ed un’ ultima parte di stagione in cui le poche motivazioni hanno segnato un netto calo di rendimento per i sanniti.
Serino: stesso andamento dello Sporting Guardia. Grande girone d’andata poi ridimensionamento e salvezza raggiunta solo alla penultima giornata. Il progetto tecnico può ripartire da giovani di sicuro avvenire e da aspetti organizzativi e tattici che nei picchi maggiori di rendimento hanno delineato la possibilità di costruire un futuro roseo targato Tropeano.
Ponte: girone d’andata pieno di ombre per la formazione di Di Sauro, poi il riscatto nella seconda parte di stagione e la salvezza raggiunta in anticipo. Infortuni e squalifiche a raffica hanno rallentato il percorso dei sanniti che comunque hanno messo in campo individualità importanti.
Virtus Avellino: prima stagione in Promozione davvero tormentata per la matricola avellinese. Due panchine saltate (Giannasca e Spica) ed una salvezza raggiunta con Montanile solo all’ultima giornata grazie ad un ricorso vinto. I biancoverdi sono stati penalizzati da molti infortuni e da alcuni errori di inesperienza che sicuramente saranno evitati il prossimo anno.
Bisaccese: il totale ridimensionamento durante il mercato invernale ha di fatto reso miracolosa la possibilità di raggiungere la salvezza diretta per mister Matarangolo. Ma la squadra granata, imbottita di giovani, è arrivata ad un soffio dalla permanenza diretta che forse, per quanto visto sul terreno di gioco, avrebbe meritato. Feninno e compagni affronteranno il Forino allo Scotece in un infuocato play-out in cui avranno a disposizione 2 risultati su tre al termine dei 120 minuti.
Real Forino: stagione fallimentare per il sodalizio biancorosso. Quattro cambi di allenatore (Carullo, Cipolletta, Tucci, Criscitiello) sentenziano delle difficoltà incontrate quest’anno dalla squadra nonostante i nomi di livello presenti in rosa. Tutto è affidato nelle mani di Rino Criscitiello che tenterà l’impresa di raggiungere la doppia salvezza in una stessa stagione (Carotenuto e, eventualmente, Forino) nello spareggio salvezza contro la Bisaccese.
Solopaca: poco da dire sulla compagine guidata da Vitelli. Solo dodici punti in graduatoria e tanta sofferenza.
Rione Mazzini: le controversie legate al Partenio B hanno escluso lo storico sodalizio avellinese dalla campionato di Promozione alla fine del girone d’andata.