Promozione – Criscitiello a tutto campo: “Aspetterò la chiamata giusta”

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Uno dei protagonisti della stagione agonistica appena conclusa è stato sicuramente mister Rino Criscitiello. Il tecnico avellinese ha raccontato ad Irpinianews gli aspetti più rilevanti di un campionato diviso tra le panchine di Carotenuto e Forino, caratterizzato da soddisfazioni e delusioni.
“Per me è stata sicuramente una stagione vissuta con grande passione. Già la scorsa estate ho sentito il calore dei supporters del Carotenuto, un ambiente caldissimo in grado di darmi gli stimoli giusto per creare qualcosa di importante.

 

I tifosi del club mugnanese hanno un contatto viscerale con la squadra ma in principio non c’erano i presupposti per pensare che si potesse sin da subito fare così bene. Nel periodo estivo abbiamo provinato circa 75 ragazzi, costruendo una squadra giovanissima e di livello con un budget esiguo. Per fare un esempio, il rimborso mensile per tutta la nostra squadra equivaleva a quello per un singolo giocatore del Montesarchio.

 

Il progetto per il quale mi ero accordato con il presidente Scognamiglio prevedeva un percorso triennale, quest’anno non veniva neanche presa in considerazione la possibilità di agganciare i play-off. Eppure a dicembre navigavamo in alta classifica nonostante la problematica economica stesse venendo già a galla. Il presidente mi rassicurò e mi promise di acquisire un ’94, Fumo, ed un esterno importante, Amedeo Conte, che ci avrebbe aiutato a fare il salto di qualità. Dopo due mesi senza rimborsi spese e senza rinforzi dal mercato mi sono sentito tradito ed ho rassegnato le dimissioni. A dicembre eravamo già abbondantemente salvi, mi sarei aspettato un comportamento diverso e più rispettoso del lavoro fatto in precedenza. Il presidente poteva informarci su come stavano le cose ed avremmo preso altre decisioni serenamente”.

 

In seguito la chiamata dalla sua ex squadra impantanata nelle zone bass della graduatoria:

 

Mi hanno chiamato gli amici di Forino – continua Criscitiello – e siamo arrivati allo scontro diretto con la Virtus con la possibilità di raggiungere la salvezza. Purtroppo in quell’occasione fummo falcidiati da assenze per infortunio e squalifiche, ci fu annullato un goal regolarissimo a inizio gara e fummo puniti da un episodio. Io sono molto fatalista e credo che l’annata del Forino sia stata segnata sin dall’inizio. Credo che abbiano influito anche le scelte fatte alla fine della stagione precedente ed un po’ di sfortuna considerando l’effettivo valore dell’organico biancorosso, ben superiore anche a quello del Carotenuto dal punto di vista tecnico. A me dispiace molto il modo in cui abbiamo perso lo spareggio salvezza, una gara in cui non siamo proprio scesi in campo. Credo che quei 90’ racchiudano tutta la stagione del Real”.

 

E sul futuro?
“Un paio di chiamate le ho avute – rivela Criscitiello – una da una squadra di Promozione, l’altra da una compagine di categoria superiore ma al momento non sono convinto dei progetti che mi sono stati presentati. Ricaricherò le batterie e valuterò solo nel caso in cui ci sarà qualcosa di appetibile e di concreto. Non voglio commettere l’errore fatto negli ultimi due anni, stagioni fantastiche dal punto di vista personale che non hanno avuto la prosecuzione naturale dell’ottimo lavoro svolto. Aspetterò quella che potrà essere la chiamata giusta, non voglio ritrovarmi con un pugno di mosche in mano” – ha concluso Criscitiello.

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