La copertina di giornata la meriterebbe senz’altro il successo nel derby della Vis Ariano, se non fosse che del gol di Memoli e della delusione del tifo grottese non se ne fosse già ampiamente discusso.
La prima pagina la eredità così la settima vittoria in campionato dell’Audax Cervinara, un cammino esaltante che può essere spiegato solo in numeri.
Sette vittorie, di cui quattro consecutive, ed un pareggio in otto gare, quattordici reti all’attivo (sempre a segno in gare ufficiali) e appena due subite (miglior difesa del campionato). Un avvio stagionale esaltante che lancia la truppa biancoceleste verso un’annata da incorniciare.
Tifo da club professionistico, gli ottanta anni di storia appena festeggiati e il ritorno alla vecchia denominazione di Audax sono solo da contorno, il piatto forte è Pignalosa, oltre a Saginario, Russo e Russolillo, poi c’è Cagnale sinonimo di garanzia e risultati.
Il successo del Cervinara va, tuttavia, oltre i singoli. La vena offensiva dell’equipe non si può limitare ai già citati campioni. Sono infatti in otto i tesserati andati in rete finora, segno che i biancocelesti possono davvero far male in ogni momento e da ogni zona del campo. La poltrona di cannoniere per il momento la dividono Pignalosa e Russolillo, ma alle loro spalle scalpitano Russo, Saginario, i due Cioffi, Della Marca e Pepe.
Capitolo a parte merita poi il pacchetto arretrato. Tanti gli under nel reparto, indice che non sempre conta la carta d’identità per dimostrare sicurezza ed autorevolezza. Un classe ’98 tra i pali, Scognamiglio, più i due laterali, entrambi del ’97 Pace e Fiore. Al centro il leader è capitan Simone Cioffi con uno tra Pepe e Tommaselli a fargli da partner. Senza dimenticare l’altro ’97 Pagnozzi, ex Forza e Coraggio.
Più avanti gravita l’espertissimo Mortelliti, alla terza stagione in valle caudina. Non sempre impegnato, anche per il lunghissimo infortunio, ma elemento essenziale all’interno dello spogliatoio, esempio per i tanti giovani in rosa. Quando è in campo la classe si vede, un assist e un palo nelle ultime due gare disputate e la certezza di voler giocare un ultimo campionato con la maglia biancoceleste in Eccellenza, prima di appendere definitivamente gli scarpini al chiodo.
Contro il Solofra, nell’ultimo turno disputato, forse per la prima volta in stagione l’undici di Cagnale ha raccolto più di quanto avrebbe meritato e ciò secondo il trainer vale ancora di più di una vittoria meritata, perché dimostra cinismo e voglia di vincere, anche approfittando degli episodi, per quanto il rigore su Pignalosa, che ha poi deciso il match, fosse evidente.
Il risultato è che la mole prodotta dalla cintola in su associata al bunker difensivo eretto da Cioffi e soci, lascia davvero poche chance alle avversarie di rientrare in corsa per la prima piazza. Il club di patron Ricci è testa e spalle sugli altri, punto. Basterebbe guardare uno degli otto match disputati finora per rendersene conto. Otto meraviglie fin qui, aspettando la nona…