Helen Turnball, un’insegnante di sostegno di 35 anni, madre di due bambini e in fase di divorzio, è accusata di aver circuito un suo allievo di 16 anni, di averlo riempito di tenerezze e coccole spinte e di aver fatto sesso con lui in auto. Il tutto inframezzato dall’invio di foto provocanti di se stessa in lingerie e dallo scambio di messaggi ammiccanti tramite Facebook e telefonino. La donna della contea di Durham, in Inghilterra, ha ammesso di aver baciato il ragazzo, la cui identità non è stata rivelata, ma ha negato di aver avuto con lui rapporti sessuali di qualunque altro tipo. In sostanza, Helen si è dichiarata colpevole per quanto riguarda il capo d’accusa che parla di “attività sessuale con un minore” da parte di una persona in posizione di fiducia, ma rigetta le altre imputazioni, sostenendo che il rapporto non andava oltre il bacio.
Sarah Mallett, che rappresenta l’accusa, ha comunque detto in tribunale alla giuria: «Non si sostiene che il ragazzo non fosse consenziente. Ma reati di questo tipo vanno puniti proprio per proteggere i minorenni dallo sfruttamento di insegnanti adulti che, approfittando della loro posizione, manipolano i ragazzi che sono loro affidati fino a spingerli ad avere volontariamente rapporti sessuali con loro». L’accusa sostiene che Helen, conosciuta a scuola come Miss Robson, ha riempito il ragazzo di attenzioni e tenerezze. «E questa – dice Mallet – è stata la prima fase del processo di seduzione».
Dopo un ballo di fine anno della scuola, l’insegnante è tornata a casa ubriaca e ha cambiato la foto del suo profilo Facebook con una scattata quella notte di lei insieme al ragazzo. Subito dopo il marito Ben l’ha accusata di avere una relazione e il loro matrimonio è andato in frantumi. A quel punto Helen ha inviato un messaggio al ragazzo per dargli appuntamento fuori dalla scuola. Un incontro segreto condito da baci e carezze, alla fine del quale la docente avvertì il suo studente di non dire nulla a nessuno. L’accusa sostiene che i due si incontrarono di nuovo una settimana dopo e quella volta fecero sesso nella Mini di Helen, ma furono interrotti dall’arrivo di un’auto nelle vicinanze. Nel mese successivo, sostiene Sarah Mallett, Helen e il ragazzo si incontrarono altre due volte e fecero l’amore, poi lei gli inviò alcune sue foto, una delle quali in biancheria intima.
In seguito, sostiene sempre l’accusa, il ragazzo cominciò a raffreddare la relazione e a sentirsi sotto pressione: se non rispondeva ai messaggini che lei gli inviava, Helen reagiva con altri sms ostili. La donna lo aveva avvertito di eliminare i messaggi tra di loro: stava affrontando il divorzio ed era preoccupatissima dalla possibilità di perdere la custodia dei figli. Per lei era vitale che il rapporto restasse segreto.ilmessaggero.it
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