AVELLINO- E’ previsto per lunedì l’insediamento ufficiale del nuovo Procuratore Aggiunto della Repubblica di Avellino, l’attuale pm antimafia Francesco Raffaele. Il magistrato nominato all’unanimità dalla V Commissione e dal Plenum del Csm ad affiancare il Procuratore della Repubblica di Avellino Domenico Airoma, avrebbe avuto già un primo confronto organizzativo con lo stesso Airoma e i sostituti qualche giorno fa.
Da lunedì sarà ufficialmente nel nuovo incarico a Palazzo di Giustizia, dopo aver definito l’ultimo atto alla Dda di Napoli che pure ha avuto a che fare con una organizzazione storicamente attiva su una parte del territorio, il clan Pagnozzi. Notevole il curriculum del nuovo Procuratore Aggiunto di Avellino. Raffaele sempre svolto funzioni requirenti, iniziando il suo percorso professionale alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, occupandosi inizialmente di reati contro la pubblica amministrazione e quindi di reati in materia economico-finanziaria. Dal 2003 al 2009 ha prestato servizio alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nola.
Anche in questa sede si è occupato inizialmente di reati contro la pubblica amministrazione e quindi di reati in materia economico-finanziaria, venendo anche applicato alla Direzione Distrettuale Antimafia per la trattazione di alcuni procedimenti. Dal 2009 svolge le medesime funzioni presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, dove inizialmente si è occupato di reati in materia economico-finanziaria e di criminalità informatica e quindi, in un secondo momento, di reati contro la pubblica amministrazione. In particolare, per come segnalato, “ha diretto importanti indagini in relazione a reati fallimentari, chiedendo ed ottenendo dal G.I.P. l’emissione di numerosi provvedimenti cautelari personali e reali (tra cui anche il sequestro di interi complessi aziendali)”. Nel 2016 è stato assegnato anche al gruppo di lavoro competente per la formulazione delle proposte di misure di prevenzione personale e patrimoniale.
Dal 1° dicembre 2019 fa parte della Direzione Distrettuale Antimafia, trattando segnatamente procedimenti relativi alle organizzazioni criminali operanti nell’area del beneventano. Per la sua valutazione si è fatto spesso riferimento al parere attitudinale specifico richiama le lusinghiere valutazioni espresse nel rapporto del dirigente dell’ufficio, che ha evidenziato lo “straordinario impegno del collega” [“vanno qui ribadite le particolari esperienze maturate dal dott. Raffaele nel contrasto alla criminalità economica e finanziaria (…). Analogamente completa e rivelatrice di non comuni attitudini nella analisi di complesse vicende attestanti l’infiltrazione del tessuto economico di interessi criminali appare l’esperienza maturata dal Magistrato nel settore del contrasto ai reati contro la pubblica amministrazione (…). Le specifiche e profonde competenze acquisite dal dott. Raffaele (…) si sono altresì dimostrate particolarmente utili nell’efficace contrasto alle organizzazioni camorristiche (…) rivelando specifiche attitudini per la trattazione di procedimenti di criminalità organizzata in uno ad elevate capacità, professionalità e competenza.
Deve qui porsi in evidenza anche la particolare e assoluta disponibilità del dott. Raffaele alla condivisione delle informazioni al fine di favorire l’indispensabile circolarità informativa (…) e, più in generale, la sua inclinazione al coordinamento investigativo”. È stato anche magistrato collaboratore per l’organizzazione del tirocinio dei magistrati nominati con D.M. 5.8.2010 nonché relatore in occasione di diversi incontri di studio.