Processo sulla strage dell’autobus precipitato dal viadotto sull’Autostrada A16, scoppia la protesta all’esterno del Tribunale di Avellino.
Stamane, la rabbia dei familiari delle vittime della strage del luglio 2013, è esplosa al termine dell’udienza che si sta svolgendo nell’aula di Corte di Assise di Avellino.
Il Tribunale, infatti, accogliendo l’eccezione preliminare formulata dai legali di Autostrade (il cui ad è imputato nel processo) ha escluso l’associazione Vittime della strada A16 – Uniti per la vita, l’associazione dei familiari dal processo per la strage.
I familiari delle vittime, a partire dal presidente Giuseppe Bruno si sono incatenati davanti all’ingresso carraio del Tribunale in segno di protesta.
“Li avete uccisi due volte”, gridano. E ancora: “La legge è uguale per tutti ma non per i nostri angeli”
L’associazione è nata successivamente all’incidente, argomentazione – quest’ultima – fermamente respinta sia dai componenti del gruppo che dai loro legali i quali sottolineano l’ovvietà oltre che l’inevitabilità della costituzione a posteriori dell’associazione, non potendo prevedere, né auspicare di essere colpiti da un simile lutto.
La prossima udienza è programmata per il prossimo 9 novembre.