Processo Isochimica, in Aula le parti civili: condanne per gli imputati e riconoscimenti per i malati di amianto

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Dopo la requisitoria da parte del pm Roberto Patscot e le richieste di condanna per gli imputati del maxi-processo Isochimica, nell’aula bunker di Poggioreale è toccato alle parti civili discutere. Condanne penali per i responsabili e riconoscimenti che vanno dai 50mila ai 100mila euro per ex operai ed eredi: queste le richieste dei legali di scoibentatori, Cgil, Uil, Asl, Inail, Comune di Avellino e associazioni.

“L’Irpinia sarà ricordata come il paese delle vedove dell’ex fabbrica dei veleni di Borgo Ferrovia – è stato il durissimo intervento dell’avvocato Brigida Cesta -. Questo dramma è entrato nella memoria collettiva per le decine di morti a causa di patologie certamente dovuto all’esposizione all’amianto. Stato e cittadini si sono voltati dall’altra parte, ora a 40 anni toccherà a un tribunale dare una risposta di giustizia a un’intera generazione”.

Il prossimo 25 marzo verrà dato spazio alle arringhe degli avvocati difensori, chiamati a difendere i 27 imputati accusati a vario titolo di omicidio colposo plurimo, disastro ambientale continuato, lesioni dolose e omissioni in atti di ufficio.