Servono più di tre anni (1.159 giorni per l’esattezza) per chiudere una lite in tribunale (intesa come contenzioso puro, esclusi quindi fallimenti ed esecuzioni, separazioni consensuali e volontaria giurisdizione) ad Avellino.
E’ il dato che emerge dalla fotografia scattata dal ministero della giustizia a livello nazionale e pubblicata da Il Sole 24 Ore.
Meglio in Campania fa solo Napoli con 998 giorni. Dopo Avellino troviamo Benevento con 1210 giorni e infine Salerno con una media di oltre 4 anni.
A due anni dall’avvio della cura di riforme volute dal ministro Andrea Orlando, lo stato di salute della giustizia civile – che pure è migliorato – resta precario. A partire dai tempi lunghi, che sono il punto più dolente e gravido di conseguenze. Le performance, poi, variano di molto tra un tribunale e l’altro: secondo la fotografia scattata dal ministero della Giustizia nei 140 tribunali italiani al 31 dicembre del 2015, a Rovereto, in Trentino Alto Adige, una causa può durare meno di un anno, mentre a Matera, in Basilicata, si sforano in media i cinque anni.
A rallentare il corso della giustizia civile sono anche le scoperture negli organici. Nei tribunali mancano i giudici ma, soprattutto, il personale amministrativo. In ogni caso, per tamponare l’emergenza, dovrebbero arrivare forze fresche: il 12 luglio è stato approvato in commissione Giustizia alla Camera un emendamento (inserito nel decreto legge che proroga il processo amministrativo telematico) che promette l’assunzione di mille nuovi amministrativi, che si aggiungerebbero al personale già approdato nei tribunali con le procedure di mobilità.