Dieci giorni fa avevano annunciato un’azione rumorosa ma nulla è accaduto stamane presso il Tribunale di Avellino. I familiari delle vittime della strage del bus hanno deciso di non protestare contro la lentezza con cui si sta svolgendo il processo. Le misure di sicurezza erano state rafforzate ma alla fine i familiari hanno assistito all’ennesima udienza in un silenzio insofferente.
In aula stamane le testimonianze proposte dei legali che difendono gli imputati della Motorizzazione Civile, accusati di aver falsificato gli atti della revisione del bus precipitato dal viadotto Aqualonga. Da ciò è stata prodotta una mega indagine sulle revisioni effettuate dalla Motorizzazione di Napoli.
Alla fine del dibattimento alcuni familiari si sono soffermati con il Procuratore Capo, Rosario Cantelmo, e lo hanno ringraziato per il lavoro che sta svolgendo.