Processo Aias-Noi con Loro alla stretta finale: il 13 maggio la requisitoria della Procura

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Il processo Aias-Noi con Loro si avvia alle battute finali. Il collegio presieduto dal giudice Gian Piero Scarlato ha infatti programmato un calendario che entro maggio dovrebbe portare alla sentenza per le presunte vicende di malversazione, peculato e truffa ai danni dello Stato contestata a vario titolo a sette imputati, tra cui ci sono proprio gli allora vertici delle due associazioni, l’ex presidente dell’Aias Gerardo Bilotta e la presidente dell’Associazione Noi con Loro Annamaria Scarinzi. Il prossimo 22 aprile, con l’esame dell’ultimo imputato che ha chiesto di esservi sottoposto e di un testimone della difesa, si chiuderà formalmente l’istruttoria dibattimentale. Il 13 maggio invece tocchera’ alla Procura discutere le eventuali richieste nei confronti degli imputati. Nella stessa data discuteranno anche il legale di parte civile dell’Asl di Avellino, Olindo Paolo Preziosi e dell’Aias di Avellino e Roma, Raffaele Bizzarro. Il 27 maggio toccherà ai difensori ed in quella data, a meno di eventuali repliche del pm, dovrebbe arrivare anche la sentenza. Nell’ udienza di ieri hanno reso esame due imputati. Antonio Nigrelli, difeso dall’avvocato Fernando Taccone, il docente accusato di truffa ai danni dello Stato e malversazione e Preziuso Annamaria, difesa dall’avvocato Generoso Pagliarulo. Proprio Preziuso Annamaria ha spiegato quali attività svolgeva negli anni 2000. Partendo dal suo rapporto di lavoro con l’Aias dal gennaio 1999 impiegata a tempo indeterminato e mi sono sempre occupata di contabilità. E ha spiegato che la sua mansione era quella di registrare fatture attive, quelle di Aias verso ASL e passive ovvero verso i fornitori. “Non ho mai avuto compiti di dare appalti o affidamenti”. Ha respinto ogni accusa anche Antonio Nigrelli, a cui è contestato di avere incassato una somma di danaro (euro 3.500 circa) a titolo di compenso, per un’attività mai effettivamente svolta. Secondo l’accusa, infatti, l’attività di digitalizzazione della biblioteca dell’associazione Noi con Loro, per cui giunsero i finanziamenti dalla Regione Campania, non sarebbe mai stata effettivamente realizzata. Il prof Nigrelli ha, invece, spiegato come, prima in forma di volontario e successivamente nell’ambito del richiamato progetto, abbia lavorato alla catalogazione nel sistema Sbn del patrimonio librario dell’Associazione Noi con Loro. La biblioteca presso cui egli lavorò era estesa circa 200 metri quadrati e si trovava al primo piano della sede dell’ Associazione Noi con Loro, collegata alla struttura AIAS. La biblioteca disponeva di oltre 5.000/6.000 volumi, ha spiegato il Nigrelli rispondendo alle domande del suo difensore, avv. Taccone, “a differenza di quanto ho letto nelle accuse in cui si parlava di un contenuto irrisorio”. Egli ha anche specificato il periodo in cui ha lavorato per catalogare i libri: “Quattro cinque giorni a settimana dalle 9 alle 16. Ero supportato nella gestione del sistema Sbn della Regione Campania da un altro operatore.” Con dovizia di particolari l’imputato ha poi spiegato anche il funzionamento del sistema SBN specificando che “Il sistema decimale ha una sua complessità”. A proposito dei fogli presenza, che secondo l’accusa costituirebbero l’artificio utilizzato per indurre in errore la Regione Campania per l’elargizione dei finanziamenti, il Nigrelli ha spiegato che le presenze risultanti da quel documento, tra marzo e dicembre 2015, erano ben inferiori a quelle effettive, avendo egli lavorato, come detto, per quattro o cinque giorni a settimana, dalle 9.00 alle 16.00, sin dalla metà del 2013.