Processo Acqualonga: Castellucci in Aula, ad aprile la requisitoria della Procura

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Il prossimo 20 aprile ci sarà la requisitoria del sostituto procuratore generale di Napoli Stefania Buda nel processo di Appello per la strage di Acqualonga.

Questa mattina, dopo lo slittamento delle altre udienze determinato dal mutamento del collegio (la presidente Maria Domenica Miele è stata infatti eletta al Csm), è ripreso il processo di secondo grado agli ex vertici del Tronco di Cassino, al titolare del bus Gennaro Lametta e alla ex funzionaria della Motorizzazione Civile condannati in primo grado, oltre che ai vertici di Aspi, a partire dall’ex ad Giovanni Castellucci, assolti nel gennaio 2019 dal Tribunale monocratico di Avellino ma appellati dalla Procura di Avellino.

Il nuovo collegio, presieduto dal giudice Maria Francica, consigliere di Appello della Seconda Sezione, ha fissato il calendario delle prossime udienze. A partire proprio dall’atto di accusa che porterà in aula il prossimo 20 aprile il sostituto pg Buda, il magistrato della Procura Generale che sta seguendo l’istruttoria di Appello. Dopo toccherà alle parti civili. Il calendario prevede che le conclusioni delle arringhe difensive dovrebbero giungere entro fine giugno, probabile che in quella sede ci sarà, a meno di richiesta di replica della Procura Generale, anche la sentenza di Appello.

Nell’udienza di stamane sono state raccolte le dichiarazioni spontanee dell’ex ad di Aspi e poi di Atlantia Giovanni Castellucci, che ha ribadito come il mandato sui 35 progetti previsti dalla delibera 2008 si riferisse non solo alle barriere più datate, e dell’ex direttore del Tronco Autostradale di Cassino Nicola Spadavecchia, che ha ricordato di aver guidato fino al 2009 il Tronco Autostradale e che fino a quella data non erano stati segnalati problemi alle barriere autostradali.