Primarie Pd, l’appello di Ciasullo: “Con De Caro porteremo l’Irpinia a Napoli”. E sulle amministrative: “Basta tatticismi”

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A due giorni dalle primarie del Partito democratico per la scelta del prossimo segretario nazionale e della segreteria regionale, il consigliere arianese dem Alessandro Ciasullo lancia un appello per sollecitare la partecipazione ai gazebo, domenica 3 marzo.

Ciasullo sostiene Maurizio Martina, come candidato alla guida del Nazareno (ieri l’incontro con il senatore Matteo Richetti ne conferma l’impegno) ed è a capo di una delle due liste che sostengono il deputato sannita Umberto Del Basso De Caro alla segreteria regionale.

“Il Pd è in una fase di ricomposizione in cui in realtà ci sono “bande armate” sui territori – guardo ovviamente anche a questo territorio – che pensano di gestire il partito con il potere, ma senza guardare all’appeal che lo stesso deve avere nei confronti dei suoi elettori. Elettori che, evidentemente, si sono sentiti traditi”. Il riferimento è alla caduta storica del partito in seguito alle politiche dello scorso 4 marzo. Ma ad un anno esatto dalla sconfitta, Ciasullo non ha dubbi: “Siamo l’unica vera alternativa al populismo xenofobo che sta dilagando nel Paese” dice.

Presidente della mozione ‘Diversamente’ in provincia di Avellino, Ciasullo spiega perché sostiene il progetto decariano: “Quello che mi ha convinto di più è la sua (di De Caro ndr) idea di svincolare il partito dall’esecutivo regionale. Penso, invece, ad  Annunziata, espressione del governatore De Luca. Quello che con De Caro vogliamo fare, invece, è essere obiettivi rispetto all’esecutivo fuori dalle logiche di protezione che piacciono tanto al governatore regionale, quel familismo amorale che lo caratterizza“.

Un attacco a testa bassa quello di Ciasullo nei confronti di De Luca, personaggio che da sempre alimenta la frammentazione già insita nella natura dem, al quale si rivolge affermando: “Dovrebbe ricordare che Ariano ha un circolo, tre consiglieri, un gruppo dirigente. In buona sostanza, sa con chi può dialogare anziché bypassarci”. La sua candidatura nelle fila decariane ha proprio questo obiettivo: “Rappresentare all’assemblea regionale le aree interne della Campania“.

Svolta democratica non solo a livello nazionale e regionale, ma anche locale. Ciasullo ha la sua ricetta per far rinascere Ariano e non le manda a dire. “Basta tatticismi, Ariano ha bisogno di proposte serie. Quest’anno abbiamo la possibilità di elevare una nuova classe dirigente per la città. Perciò mi rivolgo agli ‘avventurieri’ del Pd, ossia coloro che adesso ammiccano alla Lega, adesso flirtano con Forza Italia: siamo seri, non rompiamo gli equilibri e puntiamo a rappresentare al meglio la città con un programma condiviso“.

Ribadisce l’opposizione svolta in questi cinque anni alla giunta Gambacorta e non è preoccupato dal Movimento 5 Stelle, sul quale dice: “Non mi pare abbia la forza per essere così attrattivo a livello locale“. E alla domanda sulle ipotetiche alleanza al ballottaggio, il consigliere chiosa: “Non saremo noi ad aver bisogno di allearci, arriveremo in fondo e saranno gli altri a pensare di allearsi con noi“.

Alle spalle Ciasullo ha la campagna elettorale delle amministrative del 2014 nella quale si candidò come sindaco, ma nulla fa trapelare sui nomi che il centro sinistra, unito questa volta in ‘Cinque Nuove Primavere per Ariano’, ha in serbo per lo scranno più alto del Tricolle. “Alcuni si sono già proposti, ma non possiamo pensare di candidare personaggi scarsamente attrattivi. Io credo che adesso l’esigenza prioritaria sia lavorare per avere una squadra competitiva che prepari un programma forte che sarà sposato da un candidato sindaco condiviso da tutti“.

di Maria Giovanna La Porta