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Prima Categoria – Scompare ContradaForino, l’amarezza di De Felice

Troppi i costi di gestione del ContradaForino per affrontare il campionato di Prima Categoria. De Felice si è sentito solo e non è riuscito nell’impresa di salvare il club irpino. Si sfoga dunque con gli imprenditori locali ritenendoli distanti da una realtà importante. La favola è giunta al capolinea. Ora si aspettano novità per quanto riguarda il nuovo torneo da affrontare e la nuova gestione del sodalizio. Il vecchio presidente si esprime in merito con una lunga lettera: “Il ContradaForino non c’è più. Le ragioni che hanno indotto me e tutta la dirigenza a non iscrivere la squadra al campionato sono soprattutto di natura economica. Ormai anche a livello dilettantistico occorre avere una solida base economica e ogni anno i costi di gestione, iscrizione al campionato, del campo, delle trasferte, dei rimborsi spese ai giocatori lievitano inesorabilmente. Quest’anno solo per iscrivere la squadra al campionato di prima categoria sarebbero stati necessari circa 4.000 euro; tre anni fa erano 3.500, due anni fa 3600, lo scorso anno 3.700. Il Comitato Regionale Campano della FIGC ci mette anche del suo nel rendere la vita difficile alle piccole società, a fronte di che cosa? Nessuna innovazione nei campionati. In tutte le altre regioni i costi di iscrizione ai vari campionati sono inferiori e in tutte le categorie si disputano play off e play out rendendo i vari campionati avvincenti fino alla fine. In Campania si pensa solo a spremere economicamente le società e senza dare alcun segno di innovazione. Immobilismo totale!
Fino all’anno scorso siamo riusciti a far fronte agli impegni economici solo grazie alla Pasell, nella persona di Angelo Amitrano a cui va il nostro più sentito ringraziamento, ma soprattutto a Francesco Ronga di Contrada che con il suo contributo economico e la sua passione per il calcio ha permesso al ContradaForino di essere una bella realtà del panorama calcistico dilettantistico regionale. Vorrei ricordare che proprio con Francesco Ronga e altri dirigenti dell’allora Real Contrada demmo vita, con la fusione con Forino Petrurese Calcio, al ContradaForino Calcio con l’obiettivo di creare un’unica società tra i due paesi limitrofi. Eravamo e siamo ancora convinti che è inutile disperdere energie e soldi in tante piccole società. Purtroppo le nostre idee, che avevano orizzonti più ampi rispetto ai confini dei singoli paesi se non addirittura rionali, non sono state comprese.
Ritornando ai costi di gestione ci siamo sobbarcati quelli per il campo, di cui il ContradaForino deteneva la gestione, che seppur ripartiti tra le altre società hanno avuto il loro peso, oggi non più sostenibile. Vorrei precisare che il Comune non ci abbandonato. La nostra unica colpa è stata quella di accettare la gestione del campo accollandoci il pagamento di tutte le utenze. Nel momento in cui questi costi aumentavano vertiginosamente, abbiamo chiesto la rescissione della convenzione. Ormai il campo non è più gestito dal ContradaForino, che tra l’altro non esiste più, avendo ceduto il titolo ad altra società.
Abbiamo cercato di avvicinare altri imprenditori, soprattutto a Forino, ma nessuno ha dimostrato la volontà di dare alcun tipo di aiuto. A queste difficoltà si è poi aggiunta l’indifferenza delle persone verso la società che pur essendo stata sempre aperta al contributo di tutti si è sempre trovata sola. Alla fine si potevano contare sulle dita di una mano quei pochi che gestivano lo spogliatoio, che si sobbarcavano trasferte lunghissime e mettevano mano alla tasca quando era necessario e ciò nonostante abbiamo anche subito ingiuste critiche da tanti, pronti a criticare sempre chi fa qualcosa per il paese ma che non hanno il coraggio di mettersi in gioco e dare dimostrazione di saper fare qualcosa. Con questi presupposti già nel mese di giugno abbiamo deciso di cessare ogni attività.
Auguriamo a chi vorrà proseguire l’attività calcistica a Forino e Contrada i migliori auguri e il raggiungimento di più prestigiosi traguardi”.

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