Preziosi sulla Bonatti: “Apertura? Merito nostro. Ciampi e Sciscio hanno trovato tutto già fatto”

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Marco Imbimbo – «L’amministrazione Ciampi ha riaperto la Bonatti? In realtà non ha fatto nulla, è solo un caso». L’ex assessore ai Lavori Pubblici, Costantino Preziosi, commenta così la riapertura dell’arteria. Pur sottolineando l’importanza di questa apertura sia per la città che per la provincia, Preziosi sottolinea: «Non hanno dovuto far niente per aprirla, era tutto già pronto».

L’ex assessore ai Lavori Pubblici spiega come, l’amministrazione Ciampi, abbia trovato «l’iter amministrativo già terminato quando si è insediata, mancava solo il collaudo delle opere strutturali presenti lungo la strada». Insomma, secondo Preziosi, il fatto che l’amministrazione Ciampi si sia ritrovata con l’onore di aprire la Bonatti, sarebbe solo una coincidenza e non frutto del lavoro svolto. «Sono semplicemente maturati i tempi tecnici e l’hanno potuta aprire. Anche a noi è capitato qualcosa di simile, ci siamo trovati ad aprire opere non ideate da noi, ma prima le abbiamo dovute portare a compimento – ricorda Preziosi. Loro invece hanno semplicemente aperto la strada, non hanno dovuto fare niente per riuscirci era tutto già pronto».

Non manca un riferimento di Preziosi al suo successore, Rita Sciscio, che ha parlato di operazione verità sulla Bonatti sottolineando il lavoro svolto sulla verifica della documentazione necessaria per aprirla. «E’ stata nominata giovedì scorso e il giorno dopo è andata a fare un sopralluogo insieme al Comandante Michele Arvonio, ma non so per fare cosa. Anche perché, prima che andassimo via, avevo già effettuato un sopralluogo con il Comandante, che ci aveva richiesto di integrare parte della segnaletica. Alla fine, se dobbiamo essere onesti, questa amministrazione non ha fatto praticamente nulla per aprire la Bonatti».

Di operazione verità e trasparenza sulla Bonatti ha parlato anche il sindaco Ciampi, con Preziosi che sottolinea: «Dice che hanno letto le carte, ma non penso che lo abbiano potuto fare. L’unico documento che mancava all’apertura della Bonatti è il collaudo statico, ma si tratta di un atto talmente tecnico che non può leggerlo chiunque. Ribadisco, non hanno fatto nulla per aprire la Bonatti, il tutto era legato solo a tempi tecnici che dovevano maturare, così come previsto dalle normative, ed è avvenuto oggi».

Preziosi, inoltre, rimarca un certo sgarbo istituzionale da parte di Ciampi e della sua squadra di governo: «Sono poco felice perché avrebbero potuto ringraziare l’amministrazione precedente e il mio assessorato per quel che abbiamo fatto per aprire la Bonatti, mentre loro non hanno dovuto far nulla per riuscirci. Non ho capito quale sarebbe l’operazione trasparenza sulla Bonatti. Hanno trovato tutto già bello e pronto. Quando me ne sono andato la strada era già completata, ma a quel punto servivano dei passaggi burocratici come il collaudo statico che richiede dei tempi tecnici precisi e di certo non potevamo accelerarli nè potevano farlo loro. Una vicenda molto simile a quella del Ponte della Ferriera – spiega Preziosi. Anche in questo caso, quando ce ne siamo andati, la strada era ultimata ed era stato avviato l’iter per il collaudo. Secondo la scaletta che abbiamo fatto ad aprile, dovrebbe riaprire a inizio settembre».

L’ex assessore ai Lavori Pubblici, inoltre, ripercorre tutta la storia della riqualificazione della Bonatti, iniziata nel 2011 e giunta a compimento «solo grazie a un’intuizione di Foti».

«Purtroppo quest’opera è stata davvero sfortunata e i motivi per cui il cantiere è durato sette anni sono vari – spiega Preziosi. Prima di tutto ci sono stati problemi legati alla ditta appaltatrice. Abbiamo dovuto aspettare che l’aggiudicataria CCC (Consorzio Cooperative Costruzioni, ndr)  indicasse un’altra affidataria per l’esecuzione dei lavori visto che la prima era fallita. Ma dopo poco più di un anno ha avuto dei problemi anche la seconda».

Non solo problemi legati al consorzio incaricato dei lavori, perché i problemi della Bonatti sono stati di natura soprattutto economica. «L’appalto apparteneva a quel blocco di progetti del 2011 che comprendeva anche Collina della Terra, metro leggera e il parco dell’Autostazione – ricorda Preziosi. Tutti finanziati con fondi regionali che si sono rivelati farlocchi perché, tranne Collina della Terra, gli altri sono finiti tutti in perenzione».

A quel punto, l’amministrazione comunale ha dovuto cercare altre vie per reperire i fondi ed evitare che i cantieri si bloccassero definitivamente. «Solo grazie a un’intuizione di Foti nel 2016, siamo riusciti a riprogrammare Europa Piu per circa 20 milioni di euro, recuperando i soldi per Bonatti, parco dell’autostazione e metro leggero – spiega Preziosi. Se non lo avessimo fatto, oggi i tre interventi sarebbero fermi al palo in quanto non ci sarebbero i soldi per andare avanti. Inoltre, rispetto al progetto originario, aggiungemmo il lotto di completamento di 2,5 milioni di euro sempre con finanziamenti europei, in modo da ultimarla definitivamente con l’inserimento altre cose come la rotatoria o l’asfalto su tutto il tratto». A quel punto i lavori sono potuti ripartire fino al loro completamento e alla riapertura dell’arteria.