Preziosi: “Operazione verità? La faccio da 5 anni. Da Ciampi e Forgione solo un elenco di cose già note”

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Marco Imbimbo – Negli ultimi 5 anni si è sempre occupato dei conti del Comune e lo scenario che sta emergendo in questi giorni non lo stupisce. Dino Preziosi, consigliere di “La svolta inizia da te”, interviene sulla conferenza stampa del sindaco, Vincenzo Ciampi, e dell’assessore alle Finanze, Gianluca Forgione. Due giorni fa hanno affrontato pubblicamente i problemi delle casse comunali, ma Preziosi non si dice soddisfatto della loro analisi. “Hanno fatto un elenco, per altro monco, delle cose già note senza indicare soluzioni. Insomma mi è sembrato l’elenco della lavandaia. Da quello che hanno detto, inoltre, penso che non abbiano neanche visto tutte le carte perché la situazione è peggiore di come l’hanno descritta”.

Ciampi dal suo canto ha ribadito di voler condurre un’operazione verità sui conti del Comune, ma Preziosi ribadisce: “L’operazione verità è nata 5 anni fa quando io con l’appoggio dell’opposizione abbiamo fatto venire fuori tutti gli atti sui conti del Comune. Siamo stati noi che per cinque anni non abbiamo coperto magagne. Oggi non si può alzare qualcuno e sostenere di aver scoperto qualcosa, sarebbe la scoperta dell’acqua calda”

Entrando nel merito dei conti del Comune, Preziosi, sottolinea i vari punti critici presenti nel bilancio. “Mi preoccupa il fondo crediti di dubbia esigibilità sulla Tari perché bisogna capire se siano stati spesi in altro modo quei fondi non accantonati, sarebbe gravissimo. Questa mancanza va ad alterare anche i risultati contabili del 2015 e del 2016 quindi andrebbero corretti anche quei bilanci in autotutela”. A non convincere, invece, sono le dichiarazioni di Forgione sugli interventi da attuare sul bilancio triennale 2018-20. “Mi sembra un pre-dissesto mascherato, ma serve solo a nascondere i problemi”, sottolinea Preziosi.

Data la situazione attuale, le strade da percorrere sarebbero due: “Bisogna avere il coraggio di dichiarare il dissesto oppure, in alternativa, cambiare il bilancio, sempre se ne hanno la forza e il coraggio”. Nei conti comunali, però, i problemi sono tanti, come spiega Preziosi: “Hanno dichiarato che ci sarebbe un buco da oltre 100 milioni e credo sia impossibile rientrare in tre anni. Le tasse sono già ai massimi livelli e servirebbero altre entrare, ma non vedo quali possano essere. Non dimentichiamo, inoltre, che c’è l’accantonamento sulle partecipate, come l’Alto Calore, il problema della copertura dei debiti fuori bilancio per circa 9 milioni di euro, la copertura della fideiussione sulla piscina comunale per circa 2,5 milioni di euro. Gravissimo, inoltre, che ancora non sia stata fatta la dichiarazione Iva. Rispetto a tutto ciò, l’operazione verità che va avanti per slogan non mi sembra sia stata sviscerata del tutto”.

Sui problemi economici del Comune, il sindaco Ciampi ha più volte annunciato che proverà a fare un miracolo, ma se la situazione dovesse risultare irrisolvibili è pronto a dimettersi. “Se il sindaco vuole lasciare deve spiegare alla città perché lo fa: o perché non è in grado di fare le cose oppure perché ritiene che sia impossibile farle. Io sostengo che nella vita nulla sia impossibile, tranne salvarsi dalla morte, quindi bisogna avere solo l’intelligenza di trovare la strada maestra. Il problema è che Ciampi è un uomo solo, avendo una maggioranza di 5 consiglieri non penso possa fare molto. Inoltre, con molta onestà, devo dire che lui ha parlato di giunta di alta competenza, se queste ultime realmente ci sono allora i problemi si possono risolvere”.

Preziosi quindi lancia una provocazione a Ciampi: “Deve avere il coraggio di dire che non si può ripianare e arrivare al dissesto. Anche perché è qualcosa che non ha creato lui, ma l’ha trovato. Dalle prime battute, però, mi sembra di capire che non abbia questo coraggio. Se decide di andare via, però, lo fa solo per una sua incapacità nel risolvere i problemi”.

“Il sindaco oggi ha una grossa responsabilità – prosegue Preziosi. Noi gli abbiamo garantito i voti per avviare un corso nuovo, se non è in grado di farlo allora è giusto che si dimetta, ma non potrà attribuire le responsabilità agli altri. Tra l’altro lui ha ragione quando dice che noi non siamo alleati perché tecnicamente è così. Se si vuole rispettare il dettame della legge, chi ha perso al primo turno e non si è apparentato, sta all’opposizione”.

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